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Naxos

Piero: cambiamo totalmente rotta e tipo di viaggio!

Angela: a cosa stai pensando?

Piero: niente van questa volta e mezzi di trasporto solo per quanto strettamente necessario: in compenso mettiamo in valigia, costumi da bagno, pantaloncini, magliette, ciabatte e sneakers. Nient’altro!

Angela: penso di aver capito: tanto mare e qualche piccola escursione in posti incantevoli.

Piero: proprio così: sto pensando alla mia grande passione: la Grecia e le sue isole!

Angela: è una passione che è nata tanti anni fa e so bene che ci torneresti ogni volta che ne hai la possibilità; penso addirittura che potresti andarci a vivere in una di quelle isole: ti ci vedo già, perennemente in tenuta da mare, con il tuo immancabile zaino con dentro solo la tua attrezzatura. A quale hai pensato in particolare?

Piero: ho pensato a Naxos!

Angela: non è la prima che abbiamo visitato e forse neanche la più bella; probabilmente è anche quella meno battuta dalle rotte turistiche. Non per questo però è meno affascinante.

Piero: intanto a Naxos non c’è l’aeroporto: per arrivarci occorre arrivare a Mykonos e poi da lì prendere un traghetto per una navigazione di un’ora scarsa. Questo probabilmente la fa considerare meno raggiungibile e meno frequentata dal turismo di massa. Gli alberghi e i villaggi non sono mai grandissimi e quindi non si ha mai la sensazione della folla tipica di altre località note per il turismo balneare.

Angela: il viaggio non è comodissimo anche perché gli orari dei voli non sono particolarmente favorevoli: ma noi non ci facciamo scoraggiare; per noi e per i ragazzi è una levataccia, ma pazienza, ne varrà la pena…

Piero: poco meno di tre ore di volo e raggiungiamo Mykonos; tappa forzata di un paio d’ore in attesa del traghetto. Poco male anche qui però: il porto è a due passi dal centro e, quindi, si può approfittare per una passeggiata nella splendida cittadina. Magari ti viene voglia di tornarci ancora…

Angela: arrivando in nave a Naxos, si percepisce immediatamente la natura di quest’isola: un mare stupendo e molti resti del passato. L’accoglienza di Chora, con la splendida Portara e le sue splendide case bianche che contrastano con l’azzurro del mare è davvero affascinante!

Alla scoperta dell’isola di Arianna e di Dioniso

Piero: Naxos è la più grande delle isole dell’arcipelago delle Cicladi, nel Mar Egeo e si trova di fronte a Pàros, dalla quale è separata da un canale di soli 5 chilometri, e tra Amorgòs e Mikonos. La sua città più grande è Chora, anche se con i suoi 12.000 abitanti e poco più che una cittadina. I più importanti villaggi sono Filoti, Apiranthos, Tragea, Koronos, Sangri e Apollonas. È anche l'isola più fertile delle Cicladi tanto che un tempo riforniva di olio, frutta e verdura, le città sulla costa e le popolazioni delle altre isole più piccole: secondo il mito Dioniso portò il primo ramo di vite proprio su quest’isola. Sempre a Dionisio è collegato anche il mito più importante, quello che fa di Naxos l’isola di Arianna: Arianna sarebbe stata infatti abbandonata da Teseo sull’isola dopo averlo aiutato ad uccidere il Minotauro; proprio il dio greco però, approdato sull’isola e innamorato di Arianna, minaccia in sogno Teseo e lo costringe ad abbandonarla addormentata sull’isola; Dionisio a questo punto rapisce Arianna e la porta sul Monte Olimpo per sposarla.
L’isola fu abitata per primi dai Traci e raggiunge il suo massimo splendore tra il VII ed il VI secolo a.C., diventando il cuore della civiltà cicladica, tanto che i Nassi in questo periodo assunsero l’amministrazione del Santuario di Delos e fecero costruire i leoni a guardia dello stesso (ne parleremo quando andremo alla scoperta di Mykonos). Veneziani, bizantini e turchi si sono poi susseguiti nella storia di Naxos, fino alla guerra d’indipendenza del 1821, quando fu annessa al regno greco: tutti hanno però lasciato molte tracce sia culturali che architettoniche.

Le spiagge di Naxos

Angela: per gli amanti del mare, Naxos è la meta perfetta. Le spiagge dell’isola sono tutte meravigliose, ampie, lunghe, di sabbia fine con fondali bassi che le rendono adatte alle famiglie con bambini.

Piero: noi scegliamo di fare base in un villaggio nei pressi di Mikri Vigla ad una ventina di chilometri a sud di Chora. 

Angela: sempre sulla costa ovest, da nord a sud, si trovano le bellissime spiagge di Agios Prokopios ed Agios Anna (a proposito: agios significa santo) adattissime alle famiglie; poi si arriva a Plaka, immensa, dove è possibile camminare per ore sul bagnasciuga. Meno adatta alle famiglie è sicuramente Aliko, non tanto nella parte della spiaggia principale quanto per la parte più selvaggia delle sue tante piccole baie. La stessa Chora ha la sua spiaggia di città: si tratta di Agios Georgios. Molto meno frequentata perché più selvaggia e più complicata da raggiungere è la parte est dell’isola. Una delle spiagge più belle da questa parte è sicuramente Panormos.

Chora e la sua Portara

Piero: ma Naxos non è solo spiaggia: ci sono alcuni importanti siti archeologici che testimoniano il suo antico splendore, ci sono una serie di borghi e villaggi tradizionali che sono la vera anima dell’isola e c’è poi il capoluogo, Chora.

Angela: e proprio da quest’ultima partiamo con il nostro racconto. Come detto è una piccola cittadina che si gira facilmente a piedi, ma abbastanza grande per avere tante cose da scoprire in una giornata.

Piero: Chora si divide in quattro quartieri. I più importanti sono Kastro, la cittadella fortificata di origine romana arroccata sulla collina, dove abitavano i veneziani durante la dominazione dell'isola, e Bourgos, la zona al di fuori delle mura del kastro dove viveva la popolazione greca; ancora ci sono Grotta, il quartiere sul versante nord dove grazie agli scavi archeologici stanno emergendo numerosi reperti archeologici e infine il quartiere del porto, con il lungomare.

Angela: il punto di partenza è proprio il lungomare, paralia per i locali, proprio davanti al porto, affollato di ristoranti, caffetterie e negozi. Alla fine del lungomare si trova il simbolo di Naxos, la Portara, l’immagine indimenticabile dell’isola intera.

Piero: si trova sull’isolotto di Palatia, facilmente raggiungibile a piedi ed è la parte più importante di ciò che resta del tempio dedicato ad Apollo che, iniziato a costruire nel VI secolo a.C., è rimasto incompiuto a causa di una guerra tra Naxos e Samos. Doveva essere il mastodontico ingresso, appunto la porta, di questo grande tempio in marmo: il tiranno Ligdami che ha iniziato i lavori voleva costruire il più grande tempio della Grecia; pensa che la sola porta è alta sei metri e larga tre! La storia di questo tempio è avvolta nel mistero: non è citato in nessuna opera classica, non vi è alcuna iscrizione e anche la dedica al dio Apollo non è certa: di sicuro la porta è rivolta verso Delos, la piccola isola di fronte a Mykonos, dove, secondo il mito sarebbe nato Apollo, ma Naxos è l’isola di Dionisio…

Angela: raggiunto il punto più alto dove sorge il monumento si gode di una straordinaria vista panoramica della città di Chora, la classica foto-cartolina da portare a casa! E’ magnifico visitarlo e fotografarlo al tramonto.

Piero: a questo punto ci addentriamo verso il cuore della Chora, in direzione del Kastro. Per arrivarci attraversiamo le meravigliose viuzze strette che spesso si aprono in piccole e incantevoli piazze, circondate da case bianche addossate le une alle altre. Camminando si scoprono scorci imperdibili in cui il bianco fa risaltare i colori delle finestre, dei fiori, delle piante e degli oggetti che decorano le case.

Angela: ci troviamo ad attraversare in particolare il mercato antico, fatto di tanti negozietti, alcuni proprio turistici ma altri davvero interessanti, che si affacciano su questi bellissimi vicoli.

Piero: è un vero e proprio labirinto: tra vie strette, angoli da fotografare e negozietti caratteristici è davvero facile perdersi! E noi ci siamo riusciti…

Angela: arriviamo finalmente alla sommità, dove si trova il castello veneziano che un tempo era protetto da mura interne ed esterne: adesso rimangono visibili solo i resti della cinta interna. Vi si accede attraverso le due porte, quella a sud, Paraporti, e quella a nord, Trani Porta e si nota immediatamente sia per la sua dimensione che per il suo colore che non è il classico bianco delle altre case.

Piero: il castello è stato costruito dal veneziano Marco Sanudo nel XIII secolo ed era circondato da dodici torrette: di queste ne è rimasta solo una, quella dei Crispi, dal nome degli ultimi duchi dell'isola. Il castello è conosciuto anche come castello di Glezos, dal nome di famiglia degli ultimi proprietari; questi ultimi lo regalarono allo stato greco che lo ha restaurato e trasformato in museo bizantino visitabile a pagamento.

Angela: continuiamo la nostra camminata facendo ritorno verso il porto fino ad arrivare alla Metropoli Ortodossa, dedicata ai santi Nicodemo l'Agioreta e Nectario, che occupa la zona dove vi era l’antica agorà. Per costruirla sono stati utilizzati materiali provenienti da vecchie chiese e da antiche costruzioni: si dice che le sue colonne di granito furono trasportate dalla vicina isola di Delos.

I meravigliosi villaggi di naxos

Piero: se Chora risente dell’influenza delle diverse dominazioni, la Grecia autentica si respira tutta nei villaggi dell’entroterra. I più caratteristici si trovano verso il centro dell’isola, lasciando Naxos in direzione sud-est, verso Monte Zeus, la cima più alta di tutte le Cicladi con i suoi 1000 metri.

Angela: il primo villaggio da visitare è sicuramente Halki , l’antica capitale dell’isola; le antiche dimore testimoniano il suo passato di capoluogo e ci sono una miriade di piccole chiese nei dintorni che vale la pena visitare; è d’obbligo fare tappa alla distilleria di Vallindras, l’unico posto sull’isola dove viene prodotto il Kitron, il liquore locale a base di cedro (tutta la zona centrale dell’isola è ricoperta da foreste di cedri del Libano) che non si trova da nessun’altra parte in Grecia!

Piero: non lontano dal villaggio, a soli dieci minuti a piedi, immersa nella campagna, si trova una delle più belle chiese di Naxos, la chiesa bizantina di San Giorgio Diasoritis che risale all’XI secolo ed è perfettamente conservata.

Angela: sempre vicino ad Halki si trova la chiesa di Drosiani, una delle chiese paleocristiane più antiche d’Europa, con la sua particolarissima struttura: accanto ad un corpo centrale ci sono tre costruzioni, simili a grotte che la cingono. E’  possibile visitarla sia dall’esterno, girando intorno, che all’interno, con i bellissimi affreschi che risalgono al VII secolo.

Piero: poco distante da Halki c’è Filoti, il villaggio più grande della valle di Tragea: ci fermiamo per ammirare il grande e antico platano al centro della cittadina. Facciamo una gradevolissima passeggiata tra i vicoli fino a raggiungere la splendida chiesa di Panagia Filotitissa: è una delle chiese più importanti Naxos costruita interamente in marmo bianco, con il particolare campanile intagliato e con alcune belle icone bizantine al suo interno. Filoti è anche il punto di partenza per la bellissima escursione verso la vetta del Monte Zeus: un’ora di camminata per ammirare un panorama fantastico di tutta l’isola.

Angela: una curiosità: secondo la mitologia su questo monte, sarebbe stato allevato proprio Zeus dalla madre Rea che lo ha nascosto in una grotta per farlo sfuggire al destino che gli sarebbe toccato: Crono, il padre di Zeus, mangiava infatti i propri figli maschi per evitare che lo spodestassero!

I siti archeologici di Naxos

Piero: oltra alla Portara, a Naxos ci sono anche altri importanti siti archeologici; il più importante fuori Chora è senza dubbio il tempio di Demetra.

Angela: si trova vicino al villaggio di Ano Sangri, su una collina che sovrasta una fertile vallata, e risale al VI sec. a.C.. Ha una particolare pianta quadrata con cinque colonne ioniche disposte di fronte all'ingresso principale: è stato quasi completamente raso al suolo, ma rimane in piedi abbastanza da farne comprendere la sua struttura originaria. I restauri non sono straordinari ed il tempio è praticamente abbandonato, poco segnalato e non semplice da raggiungere; tuttavia si parcheggia facilmente sulla strada, si visita liberamente e c’è sempre poca gente.

Piero: da non perdere sicuramente a Naxos ci sono i famosi Kouroi (da kouros che in greco significa “ragazzo”): si tratta di enormi statue di marmo rimaste incompiute ancora posizionate nelle antiche cave di marmo di cui l’isola è ricca. Gli artigiani di Naxos sono stati i primi ad introdurre l'uso di questo materiale nell'architettura e nella scultura, fino a diventarne i maestri indiscussi. Le loro opere prendevano la loro forma primitiva nella cava per evitare i danni dovuti alla movimentazione; venivano poi trasportati con un complesso sistema e infine ultimati nella loro destinazione finale. Probabilmente quelli rimasti a Naxos sono stati abbandonati in conseguenza di incidenti, per la scoperta di difetti nel marmo, per la cancellazione dell’ordine o più probabilmente per particolari eventi politici.

Angela: questi giganti possono essere ammirati in due posti diversi: il primo e più importante si trova ad Apollonas, una cittadina sul mare nel nord dell’isola, mentre altri due si trovano a Flerio, nel cuore di Naxos. 

Piero: il Kouros di Apollonas, risale al VII secolo a.C. ed è lungo 11 metri e pesa oltre 80 tonnellate. E’ noto anche come colosso di Dioniso e si trova nella cava, lungo la strada, prima di entrare nel villaggio. La statua è tagliata direttamente nella roccia, sdraiata sulla schiena ed ovviamente incompiuta ma si possono notare la testa provvista di barba, le orecchie, un accenno di capelli, le braccia scolpite in maniera rudimentale e l'inizio della formazione di piedi. I kouros di solito raffigurano giovani eroi ma  questo invece, rappresenta un uomo anziano con la barba: per questo è stato associato a Dioniso.

Angela: i due Kouroi di Flerio sono molto più piccoli (lunghi circa 5 metri) e non così ben preservati come quello di Apollonas. Si trovano in un parco cui si accede gratuitamente. In questo caso torniamo alla rappresentazione classica di giovani nudi.

La più bella delle Cicladi!

Piero: Naxos è sicuramente un’isola che vale la pena visitare per la sua bellezza e per la sua tranquillità. Abbiamo trascorso una settimana intera, alternando la visita delle tante cose da vedere al relax in spiaggia. Molte di queste località sono vicine tra di loro e non distanti da qualunque punto di partenza. Noi per il nostro tour abbiamo noleggiato un’auto tenendola a disposizione quasi tutta la settimana in modo da distribuire il più comodamente possibile nel tempo le nostre escursioni e non perderci ogni giorno la bellezza del mare. Ci sono una miriade di piccoli autonoleggi praticamente dappertutto; attenzione però alle clausole: non sempre si è coperti per tutti i danni.

Angela: per la gioia di grandi e piccini vale la pena affittare per qualche ora un quad, per una piacevolissima passeggiata lungo le strade vicine al mare.

Piero: Naxos è l’isola ideale per una vacanza tranquilla in famiglia! Clicca QUI per vedere tutte le immagini.