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Rotta verso Friburgo

Angela: per la nostra prima volta a bordo del van decidiamo di partire molto presto al mattino, intorno alle 7: ci saranno da percorrere circa 400 chilometri.

Piero: praticamente tutta autostrada; ci fermiamo poco prima della frontiera di Chiasso per una rapida sosta: beviamo un caffè e soprattutto compriamo la vignetta necessaria per le autostrade in Svizzera e si riparte. 

Angela: il viaggio è confortevole attraverso i meravigliosi paesaggi delle Alpi svizzere, continuando fino al lago dei Quattro Cantoni a Lucerna e lasciamo la Svizzera poco dopo Basilea.

Piero: a questo punto Friburgo dista poco meno di un’ora di strada, 70 chilometri; costeggiamo il Reno con la Foresta Nera sullo sfondo dall’altra parte e ci arriviamo poco prima di pranzo.

Angela: il primo nostro parcheggio col van non è agevolissimo, ma ce la caviamo. Finalmente siamo pronti per la nostra prima passeggiata a Friburgo!

Piero: Friburgo in Brisgovia è una piccola città nel sud del Baden-Württemberg. Si trova a pochi chilometri sia dal confine con la Svizzera che soprattutto da quello con la Francia. Sorge ai limiti di un'area di origine vulcanica e gode di un clima particolarmente favorevole, tanto che le zone circostanti sono note per la produzione di vini. I quartieri occidentali si trovano nella pianura della valle del Reno, mentre i quartieri orientali poggiano sul pendio delle prime colline della Foresta Nera. La città è attraversata dal fiume Dreisam, che nasce nella Foresta Nera e confluisce nel fiume Elz, che a sua volta confluisce nel Reno.

Angela: Friburgo era già una colonia romana, ma viene ufficialmente fondata dal duca di Zahringen con la costruzione del castello nel 1120. La città si sviluppa rapidamente grazie alla posizione strategica, vicina ad importanti strade commerciali ed alla Francia. Le miniere d’argento della Foresta Nera fecero di Friburgo un centro importantissimo per la coniazione di monete, che, grazie alla concentrazione di questo metallo, erano molto apprezzate. Dopo un periodo di declino, la città torna ad essere importante sotto gli Asburgo, fino a diventare una importante città imperiale.

Piero: nel 1457 l’Arciduca Alberto VI fonda l’importantissima Università e nel XVII secolo Friburgo diventa la capitale occidentale dell’impero asburgico, a testimonianza dell’importanza che aveva raggiunto. Nei secoli successivi la cittadina passa più volte di mano tra francesi ed austriaci che se la contendono, fino a diventare una città molto importante per il regime nazista.

Angela: nel 1945 la città fu quasi completamente distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale: parte da qui un lungo periodo di ricostruzione della città secondo lo stile medievale originale.

Piero: oggi Friburgo deve la sua importanza soprattutto alla rinomata Università Albertina, la prima in Germania ad accettare anche le donne all’inizio del secolo scorso; oltre che per il suo centro di studi, la cittadina della Bisgovia è un’importante meta turistica.

Angela: dopo il lungo viaggio abbiamo bisogno di un buon pranzo per recuperare le energie. Niente di meglio di una classica birreria allora! Scegliamo per la nostra sosta Hausbrauerei Feierling, birra squisita, servizio approssimativo, meravigliosi i wurstel serviti in brodo…

Piero: la pausa ci è servita anche per scaldarci: nonostante Friburgo sia una delle città più soleggiate e dal clima più mite della Germania, questo periodo dell’anno è davvero freddo e la vicinanza alla Foresta Nera si sente tutta!

Angela: dedichiamo tutto il pomeriggio alla visita del centro medievale della cittadina.

Piero: il nostro tour inizia dalla Martinstor, la porta di San Martino, costruita nel 1202, che si trova in Kaiser-Joseph-Strasse, un viale commerciale che attraversa la Città Vecchia: sulla facciata rivolta verso il centro si trova una lapide dedicata a tre donne che furono bruciate come streghe nel 1599.

Angela: subito dopo raggiungiamo la piazza della cattedrale. Münsterplatz, questo il nome tedesco della piazza acciottolata che si apre di fronte alla Cattedrale di Friburgo, ospita ogni giorno il mercato cittadino e numerosi caffè all’aperto; vi si affacciano diversi edifici colorati, molti dei quali ricostruiti dopo la seconda guerra mondiale: tra questi spicca sicuramente l’antica sala dei mercanti, l’Historisches Kaufhaus, con la sua facciata rosso intenso e le caratteristiche torrette poste sugli angoli.

Piero: la Cattedrale di Notre-Dame di Friburgo è il monumento più importante della città e uno dei pochi edifici sopravvissuti ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Per la sua costruzione ci vollero quasi 300 anni, dal XIII al XVI secolo. Meravigliosa è la sua torre campanaria, alta ben 116 metri.

Angela: decidiamo di salirci, affrontando la fatica dei quasi 400 gradini fino al punto panoramico della torre. Vale senza dubbio la pena!

Piero: continuiamo la nostra passeggiata facendo attenzione a non cadere nei numerosissimi canaletti che costeggiano i marciapiedi di Friburgo: i Bächle sono uno dei tratti distintivi del centro. Questo sistema di distribuzione dell’acqua risale al XIII secolo e serviva per rifornire d’acqua le case e come scorta sempre disponibile nel caso di incendio. L’acqua arriva dal fiume Dreisam e la distribuzione avviene grazie alla forza di gravità: la città è infatti in discesa. Vuole la tradizione che chi si bagna in questi canali si sposerà con una persona che abita proprio a Friburgo. Noi con il matrimonio abbiamo già dato, quindi proseguiamo la passeggiata tranquilli…

Angela: dedichiamo il tempo rimanente alla seconda porta della città, la Schwabentor, la Porta degli Svevi, edificata nel XIII secolo. A sottolineare l’importanza commerciale della città a quell’epoca, la raffigurazione di un commerciante di sale orna, insieme al suo carro, il lato della porta che dà sulla città, mentre sul lato esterno campeggia il santo patrono di Friburgo, San Giorgio che uccide il drago.

Piero: ultima curiosità prima di lasciare Friburgo: lo sapevi che qui si trova il più antico albergo di tutta la Germania?

Angela: si tratta dello Zum Roten Bären che risale al 1120 ed è la pensione più antica non solo in Germania ma in tutta Europa.

Piero: pensando all’albergo, è arrivato il momento di recuperare il nostro van per raggiungere il nostro hotel.

Angela: come base per tutto il nostro tour, abbiamo scelto l’Hotel Schwarzwaldhotel Stollen a Gutach sempre in Brisgovia. Si tratta di una tipica costruzione della zona, immersa nella Foresta Nera. Un po' inquietante arrivandoci col buio della sera, ma tutto sommato accogliente grazie alla sua gestione familiare.

Piero: attenzione alla moquette: si trova dappertutto!

Angela: concludiamo la nostra giornata con una cena tipica a base di noodle in brodo: una goduria!