Dalla Foresta Nera a Sciaffusa
Piero: dopo la colazione, prepariamo i bagagli e saliamo a bordo del nostro van pronti per l’ultima giornata del nostro tour.
Angela: attraversiamo tutta la zona sud della Foresta Nera in direzione della Svizzera. Ci saranno da percorrere poco più di 80 chilometri e ci impieghiamo circa due ore per goderci lo spettacolo naturale di questa zona.
Foresta Nera
Piero: la Foresta Nera, Schwarzwald per i tedeschi, è famosa per essere l'ambientazione di molte fiabe dei fratelli Grimm oltre ad essere la patria dell’orologio a cucù. La strada che percorriamo costeggia le sue montagne ed è disseminata di paesini e villaggi pittoreschi, intervallati da immense e bellissime foreste di pini. Non mancano laghetti di montagna incantevoli e fiumi ghiacciati in questo periodo dell’anno.
Angela: nonostante il freddo pungente il nostro viaggio è gradevolissimo e per questo ce lo godiamo lentamente, finchè non arriviamo al confine con la Svizzera.
Piero: dal confine a Sciaffusa la strada è veramente poca e ci arriviamo a metà mattinata.
Sciaffusa
Angela: Sciaffusa, Schaffhausen in tedesco, è la capitale dell’omonimo cantone. La città in sé non ha davvero nulla di particolare: la vera attrazione, quella per la quale decidiamo di farne l’ultima sosta del nostro tour, è rappresentata dalle famosissime cascate sul Reno.
Piero: quelle di Sciaffusa, Rheinfall in tedesco, sono le cascate più estese in Europa con la loro ampiezza di 150 metri e con il loro salto che al punto massimo raggiunge i 23 metri. Le cascate si trovano poco fuori la cittadina; ci arriviamo vicino comodamente in van e percorriamo l’ultimo tratto di strada a piedi, arrivando direttamente dalla parte dei castelli.
Angela: su una rupe, a dominare le cascate con la sua mole imponente, si trova infatti il Castello di Laufen. Il castello risale al IX secolo ed è ancora oggi ben conservato ed ospita un ostello. Attraversando il cortile interno del castello, attraverso un ascensore trasparente, si può percorrere il “Känzeli”, una piattaforma sospesa sopra le acque del Reno. Da qui il panorama è sensazionale e si può ammirare da vicino la forza della natura, arrivando a toccare da vicino l’acqua nella sua possente caduta.
Piero: un battello consentirebbe di raggiungere la roccia che si trova proprio in mezzo alla cascata; il tempo però non è tantissimo e con i bambini ancora piccoli non ci fidiamo.
Angela: optiamo per una bella passeggiata, partendo dal castello: attraversiamo il ponte ferroviario che si trova poco a monte rispetto alle cascate; il passaggio pedonale ci porta sull’altra sponda del Reno. Ci rilassiamo e ci organizziamo per il pranzo.
Piero: a proposito del pranzo: prezzi folli sia per il cibo che per qualunque bibita; attenzione quindi, meglio organizzarsi per tempo.
Angela: il tempo a nostra disposizione è terminato; recuperiamo il van, torniamo a Sciaffusa e da lì comincia il viaggio di ritorno verso casa.
Piero: prima però in città, ci facciamo sorprendere da un autovelox che ci fotografa a 53 chilometri orari: tanto basta per ricevere a casa una “romanticissima” letterina delle autorità svizzere che ci invita gentilmente a versare 120 franchi all’erario elvetico; il tono è, per così dire, conciliante e quindi paghiamo volentieri…
Angela: la multa sta diventando una costante dei nostri meravigliosi viaggi: pazienza!
Piero: i 400 chilometri del viaggio di ritorno procedono senza intoppi e prima di cena siamo a casa. Nelle nostre chiacchierate c’è tutta la felicità per questi tre giorni passati con le nostre famiglie e la sensazione che a questa avventura ne avremmo fatte seguire molte altre… Non è con questo viaggio che le nostre mogli hanno cominciato a chiamarci Piero e Angela, ma ti ricordi come ci prendevano in giro solo per aver ripetuto un centinaio di volte che quelle di Sciaffusa sono le cascate più grandi d’Europa?
Angela: ricordo eccome! Forse a mogli e figli l’ultima tappa non è piaciuta tantissimo. Le altre invece le hanno adorate tanto che, a sentirli, l’unico dispiacere è quello di non aver dedicato un pò di tempo in più in queste zone perché ci sarebbero state tante altre cose belle da vedere. Poco male però, vorrà dire che ci torneremo! Se ti va, nel frattempo, clicca QUI per rivedere tutte le immagini!