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Le meraviglie di Strasburgo

Piero: perfettamente riposati, ci risvegliamo presto nel gelo del cuore della Foresta Nera.

Angela: rivedendolo con la luce del giorno, l’hotel rispecchia perfettamente l’ambientazione di questo viaggio! Costruzione tipica di queste zone praticamente in mezzo al bosco: davvero non male! Facciamo colazione e siamo pronti per riprendere il nostro van, con il quale ormai abbiamo una confidenza straordinaria…

Piero: perfettamente riposati, anche oggi partiamo relativamente presto: abbiamo da percorrere circa 90 chilometri che ci separano da Strasburgo e ci impiegheremo poco più di un’ora.

Angela: superiamo il confine tedesco-francese molto presto ed immediatamente siamo a Strasburgo, in Alsazia.

Piero: proprio per la sua posizione vicinissima al confine, Strasburgo è un pò Francia e un pò Germania. Storicamente contesa, la città, nata come accampamento romano denominato Argentoratae, è stata per circa 1000 anni parte dell’impero germanico; nel 1681 passa ai francesi Luigi XIV per poi passare nuovamente ai tedeschi alla fine della Guerra Franco-Prussiana del 1870; Strasburgo fu nuovamente annessa alla Francia nel 1919 e tornò di nuovo tedesca durante gli anni della seconda guerra mondiale. Probabilmente grazie alla sua storia di città contesa, oggi Strasburgo è uno dei simboli dell’Europa Unita che per secoli si è combattuta e che oggi ha trovato la sua stabilità; Strasburgo è oggi una delle capitali istituzionali dell’Unione, ospitando il Parlamento Europeo, la Corte dei Diritti dell’Uomo ed il Consiglio d’Europa.

Angela: una curiosità: Piazza Argentina a Roma, deve il suo nome proprio all’antico nome romano di Strasburgo, Argentoratum; infatti, la piazza deve il suo nome alla Torre Argentina, così chiamata da Johannes Burckardt, italianizzato in Burcardo, che dal 1483 fu maestro di cerimonie di ben cinque papi e che era nato a proprio a Strasburgo e perciò amava firmarsi Argentinus.

Piero: iniziamo la nostra visita dopo aver parcheggiato il van, nei pressi della Chiesa di San Paolo; si tratta di una chiesa protestante che si trova ai margini del centro storico del capoluogo alsaziano, esattamente in piazza Eisenhower, alla confluenza del fiume Ill e del breve corso d'acqua dell'Aar. Ha due guglie molto particolari che raggiungono un'altezza di 76 metri.

Angela: Strasburgo è appunto attraversata dal fiume Ill ed in realtà è composta da una serie di, tra le quali la più nota e la più grande è la Grande Île, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 1988. È il vero centro storico della città nonché il luogo presso cui è possibile ammirare i principali monumenti.

Angela: proprio da qui continuiamo la nostra passeggiata verso i famosissimi Mercatini di Natale che a Strasburgo sono una vera e propria istituzione: nascono infatti nel 1570, e si rinnovano ogni anno tra la fine di novembre e il 31 dicembre, attorno alla Cattedrale e in altri siti nel centro della città. La bellezza originale della città, unita agli addobbi ed alle decorazioni ci conducono in un'atmosfera da favola tipica delle feste natalizie.

Piero: il Chriskindelsmarik di Strasburgo, questo il nome alsaziano che sta ad indicare il mercato di Gesù bambino, è davvero uno dei più suggestivi di tutta Europa: da Place Broglie a Place de la Cathédrale, da Rue de la Comédie a Place de la Gare e Place Klébler, sono invase da centinaia di bancarelle con colori, profumi, decorazioni di ogni genere; anche i palazzi si vestono a festa con le facciate che vengono rivestiti di addobbi natalizi. Pare che la tradizione di decorare l’albero di Natale sia originaria proprio dell’Alsazia dove già nel 1600 vi era l’usanza di decorare gli abeti con dolci, mele o fiori di carta.

Angela: uno spettacolo unico! Dopo la prima passeggiata e dopo aver prenotato l’ingresso alla Cattedrale ed il giro in battello (sono cose che vanno fatte per tempo, pena il rischio di perdere queste attrazioni) ci godiamo un po' di riposo al caldo di uno dei caffè tipici dello stile francese della città. La cucina tipica di questa zona è un discreto mix tra la praticità tipica tedesca e raffinatezza francese: un compromesso accettabile, anche se non indimenticabile…

Piero: nel primo pomeriggio ci prepariamo alla principale attrazione della città: la Cattedrale di Notre-Dame. Si tratta di una delle più alte espressioni del gotico in Europa e la sua costruzione è iniziata poco dopo l’anno mille; sono ancora visibili alcuni elementi dell’epoca anche se la cattedrale è stata più volte rimaneggiata fino al suo completamento del 1878.

Angela: finita di costruire nel XV secolo, la guglia, con i suoi 142 metri di altezza, fino al XIX secolo, ha fatto della cattedrale l’edificio più alto del mondo, rimanendo ancora oggi l’edificio più alto della cristianità. Insieme alla guglia, altro elemento di rilievo della cattedrale è sicuramente il grande rosone sulla facciata principale sopra l’ingresso, considerata come una sorta di Bibbia per la straordinaria forza narrativa e simbolica delle sculture che raffigurano episodi della vita di Gesù e altri episodi delle sacre scritture. L’interno della cattedrale è semplice ma molto ampio con tre elementi di rilevo: le vetrate colorate, l’orologio astronomico del 1572 che ogni giorno alle 12:30, inizia l’animazione che presenta i diversi periodi della vita e la sfilata degli apostoli prima di Cristo e, proprio li di fronte, il Pilastro degli Angeli con le sue meravigliose statue.

Piero: non è possibile raggiungere e visitare il punto più alto della cattedrale, ma vale sicuramente la pena salire sulla piattaforma: dopo più di 300 gradini si può ammirare un panorama unico di tutta la città e, nelle giornate più limpide, arrivare a vedere anche il territorio tedesco.

Angela: la piazza antistante la cattedrale è sicuramente il centro nevralgico di Strasburgo e su di essa si affacciano alcuni degli edifici più importanti della città. La cattedrale le dà il nome ma è di rilievo la Maison Kammerzell, la più bella casa di Strasburgo che il ricco commerciante di formaggi Bronn si fece costruire su alcune botteghe in pietra: oggi la casa ospita un famoso ristorante di Strasburgo. All’angolo con la casa c’è la Farmacia del Cervo del 1268, la più antica di Francia.

Piero: non lontano da qui si trova Piazza Gutenberg che prende il nome dall’inventore della stampa cui è dedicata anche la statua al centro  e che visse a Strasburgo per 10 anni.

Angela: dirigiamoci verso le rive del fiume adesso, dove al tramonto ci aspetta un meraviglioso giro in battello. Prima di arrivarci però incontriamo il Palazzo Rohan: in origine era una residenza principesca ma oggi ospita tre musei; chiaramente non abbiamo il tempo per visitarli ma la facciata esterna merita sicuramente una foto!

Piero: l’ultima ora a disposizione prima del giro in battello la dedichiamo alla visita del quartiere chiamato la Petite France che forse è la zona più pittoresca e visitata di Strasburgo, dove in vivevano e lavoravano artigiani, conciatori, pescatori e mugnai sfruttando l’acqua dei canali: ci hanno lasciato da ammirare le bellissime case a graticcio (le classiche case di questa zona con l’intelaiatura in legno) e i romantici vicoli in riva al fiume.

Angela: come anticipato, terminiamo la nostra visita di Strasburgo, con un fantastico giro in battello. Il tramonto rende ancora più affascinante questo giro, che ci permette di ammirare dal fiume questa meravigliosa città e di passare vicino ai palazzi dell’Unione Europea. Il molo di parenza e arrivo si trova a pochissima distanza dalla cattedrale; il costo è contenuto (circa 10 euro a persona con riduzioni per bambini e ragazzi) e ci sono parecchie corse durante il giorno.

Piero: dopo aver percorso una decina di chilometri a piedi durante tutta la giornata, stanchi, è arrivato il momento di riprendere il nostro van e di tornare alla base. L’esperienza a Strasburgo è stata però meravigliosa: città fantastica che vale la pena di visitare!

Angela: altra cena tipica calda in hotel e subito a nanna: domani si parte per l’ultima giornata!