Salvatore Midili Salvatore Midili

Fuerteventura

Angela: si riparte! Dove andiamo questa volta? Preparo il nostro van?

Piero: niente van questa volta però. Ti do qualche indizio: oceano, caldo, spiagge e soprattutto vento, tanto vento, vento davvero “forte”.

Angela: penso di aver capito: Fuerteventura!

Piero: esatto! Ci aspettano chilometri di spiagge da sogno, con la loro sabbia bianca o dorata che fa da contrasto alle acque turchesi di quest’isola ed al sole che la bacia tutto l’anno.

Angela: non vedo l’ora! Saremo cullati dalla costante brezza marina e potremo fare i nostri bagni in acque calme e trasparenti. Certo, corriamo il rischio che, a tratti, la brezza diventi fastidioso vento forte e che l’acqua dell’oceano possa essere troppo fredda, ma ne varrà sicuramente la pena, considerato che Fuerteventura gode di un clima piacevole durante tutto l’anno. In estate si superano i 30° C ma sempre con bassi livelli di umidità e precipitazioni praticamente inesistenti; anche in inverno il clima è mite, con temperature spesso sopra i 20° C e piove sempre pochissimo. La latitudine del resto è la stessa del Messico e della Florida.

Piero: Fuerteventura si raggiunge facilmente in aereo: bastano quattro ore di volo diretto da Milano e si atterra a Puerto del Rosario, l’attuale capoluogo, che si trova proprio al centro dell’isola;

Angela: bagagli pronti! Imbarchiamoci allora e prepariamoci al decollo!

Benvenuti a Fuerteventura!

Piero: Fuerteventura è la seconda più grande isola dell'arcipelago delle Canarie, dopo Tenerife, la più antica ed è anche la più vicina alle coste africane, a meno di cento chilometri dal Marocco. Con Lanzarote è forse la più arida dell’arcipelago e per questo regala scenari inattesi per un’isola.

Angela: a differenza della altre isole della Canarie, Fuerteventura ha un litorale generalmente basso con lunghe spiagge anche deserte.

Piero: nonostante si trovi in pieno Oceano Atlantico, vicino alle coste africane, Fuerteventura è territorio spagnolo e questo è sicuramente utile per un turista: telefoni, bancomat, carte ed euro si usano come in territorio europeo, con il vantaggio di una tassazione agevolata che rende la gran parte dei prodotti di consumo (a cominciare dalla benzina) molto economici. 

Angela: l’isola e l’intero arcipelago hanno origine vulcanica. I primi insediamenti sull’isola risalgono ai fenici, anche se pochissimi sono i reperti ed i siti archeologici.

Piero: la colonizzazione europea comincia nel ‘400, con l’arrivo dei cavalieri crociati francesi agli ordini di Jean de Béthencourt e Gadifer de la Salle: Fuerteventura è la prima delle isole africane ad essere colonizzate dagli europei. Nel 1404  viene fondata l’antica capitale, Betancuria, vicina alla costa occidentale, prendendo il nome proprio da Bethencourt. A questo importante personaggio forse è collegato anche il nome dell'isola: si pensa infatti che derivi da una esclamazione dello stesso Bethencourt: "Que fuerte aventure!" ossia “che grande avventura", a causa delle difficoltà per arrivare sull’isola.

Angela: meno romanticamente, pensavo che il nome derivasse dal forte vento che spazza costantemente l’isola.

Piero: dal 1927, Fuerteventura insieme a Lanzarote diventa parte della provincia di Las Palmas. La capitale, come detto, è Puerto del Rosario, che ha preso il posto di Puerto Cabras.

Angela: oggi, di fatto, Fuerteventura vive di turismo ed è diventata una delle mete più richieste a partire dagli anni ‘60, con la costruzione dell’aeroporto e delle prime strutture alberghiere.

Alla scoperta di Fuerteventura

Piero: Fueterventura è un’isola ancora a tratti selvaggia, poco mondana, sicuramente ventosa, come detto e ricca di spiagge da sogno. E’ famosa per il suo mare ma è altrettanto incantevole anche il suo entroterra tanto brullo quanto suggestivo; tanti sono poi i paesini pittoreschi e i mirador affacciati sul mare. La qualità della vita è davvero eccellente qui e non guasta poi il fatto che il costo della vita sia discretamente vantaggioso.

Angela: vento a parte, come detto, l’isola gode di un clima meraviglioso, con più di trecento giorni di sole all'anno e questo la rende una meta ideale per tutti i tipi di turisti durante tutto l’anno. Per chi ama lo sport, l’isola è la patria del surf e di tutte le sue derivazioni.

Piero: tanto particolare e tanto eterogenea è la natura spesso incontaminata dell’isola che nel 2009 è stata dichiarata Riserva Naturale della Biosfera. La sua vicinanza all’Africa, la rendono più simile a questa che all’Europa.

Angela: non vedo l’ora di cominciare le nostre escursioni: da dove cominciamo?

Piero: direi di cominciare dall’attrazione principale: il mare con le spiagge più belle

Le spiagge di Fuerteventura

Angela: visitarle e descriverle tutte sarebbe un’impresa. Sono davvero tante e tutte bellissime e particolari.

Piero: cominciamo da Sotavento, nella parte centro orientale dell’isola, una delle più grandi e belle, lunga più di tre chilometri. Sabbia bianchissima e mare incantevole ne fanno sicuramente una delle spiagge più frequentate e fotografate. E’ famosa soprattutto per essere una delle mete di surfisti, kytesurfisti e windsurfisti. Nonostante sia molto frequentata, le sue dimensioni la rendono una meta ideale per una passeggiata in cui godere la bellezza del sole e del mare, con in sottofondo solo il rumore delle onde e del vento.

Angela: c’è poi Cofete, sicuramente una delle spiagge più belle di tutta l’isola. E’ forse la spiaggia più selvaggia e incontaminata, difficile da raggiungere poiché non ci arrivano strade asfaltate: meglio quindi non usare l’auto a noleggio, ma un quad o un 4X4. E’ una spiaggia immensa, lunga più di dodici chilometri e più di ogni altra consente di apprezzare il senso di pace e libertà. Si trova a sud dell’isola e sullo sfondo si possono ammirare le montagne di Jandia che raggiungono un’altitudine di ottocento metri; per via del mare spesso agitato, fare il bagno potrebbe essere difficile e in generale è poco adatta ai bambini.

Piero: nella parte occidentale dell’isola, famosa per la sabbia nera è invece la spiaggia di Ajuy, dove si trovano anche le grotte marine. Imperdibile una camminata sulla scogliera, da cui si gode una vista fantastica: peccato per le vertigini, altrimenti si può riuscire ad arrivare proprio vicino alle grotte. E’ molto frequente passeggiare accompagnati dai numerosissimi scoiattoli. Vale la pena qui fermarsi in uno dei ristorantini sulla spiaggia a gustare del buon pesce appena pescato.

Angela: sempre nella parte occidentale, ma a nord, si trova la spiaggia de La Concha, anche qui con un mare incantevole e la immancabile sabbia bianca. Vale la pena anche qui fermarsi nel vicino villaggio di pescatori di El Cotillo per gustare qualche piatto tipico locale a due passi dal mare. Osservare il tramonto da qui è un’esperienza unica e da non perdere.

Non solo mare e spiaggia…

Piero: come detto, Fuerteventura non è solo mare e spiagge ma è anche paesaggi incantevoli, paesini davvero particolari e soprattutto bellezze naturali imperdibili.

Angela: uno dei luoghi che più di ogni altro caratterizza Fuerteventura è sicuramente il parco naturale delle Dune di Corralejo.

Piero: si tratta di un enorme parco naturale in cui le formazioni rocciose vulcaniche sono ricoperte da un alto e soffice strato di sabbia bianca e dune che lo rendono simile ad un deserto: sembra infatti di ritrovarsi nella continuazione oltremare del deserto del Sahara. Le dune proseguono a perdita d'occhio fino a lambire spiagge con l’immancabile acqua turchese di quest’isola.

Angela: si trova nella parte settentrionale dell’isola, proprio a ridosso di Corralejo. E’ una lingua di deserto lunga una dozzina di chilometri e larga uno. Si raggiunge facilmente perché costeggiata dalla strada che da Puerto del Rosario porta a Corralejo.

Piero: dal parcheggio si accede facilmente e liberamente e da qui inizia la magia. Si comincia a scalare le dune, con il vento che cancella ogni impronta di passi. Qualche minuto di camminata nel silenzio, con il saliscendi delle dune, ed il mare è lì ad aspettarci, con il fantastico contrasto di colori tra la sabbia ed il turchese dell’acqua.

Angela: per proteggerci dal vento ci fermiamo in uno dei piccoli castelli in pietra vulcanica che sono sparsi per tutta la spiaggia.

Piero: dalle dune ci spostiamo alla vicina Corralejo. Nulla di particolare da vedere in quello che comunque è uno dei cuori pulsanti dell’isola. Vie dello shopping, wine bar, ristoranti alla moda e locali notturni caratterizzano la cittadina: se non avete intenzione di fare serata, la visita si può concludere con una breve passeggiata.

Angela: da Corralejo vale la pena organizzarsi per raggiungere l’isolotto disabitato di Lobos, con soli quindici minuti di traghetto, situato tra Lanzarote e la costa settentrionale di Fuerteventura, perfetto per chi desidera prendere il sole in tutta tranquillità.  

Piero: l'isola è una riserva naturale ed ospita solo un faro e a un paio di capanni di pescatori, tra rocce vulcaniche, acque turchesi e sabbia incontaminata.

Angela: appena fuori Corraleyo, verso ovest, si può raggiungere facilmente la formazione di crateri vulcanici tra cui il principale è il Calderon Hondo. Vale la pena salire sulla sua vetta, attraverso un sentiero che si percorre facilmente in quarantacinque minuti.

Piero: grazie a questi vulcani è aumentata la superficie di Fuerteventura che si è avvicinata a Lanzarote, creando anche l'isola di Lobos.

Angela: sempre nella parte settentrionale, nella zona della spiaggia della Concha e a El Cotillo, vale la pena percorrere la penisola che porta all’estremità nord occidentale dell’isola dove si trova il faro del Tostòn.

Piero: il faro non è più attivo e ospita un museo della pesca; vale la pena fare una passeggiata nei dintorni con la roccia vulcanica che incontra il mare, creando un contrasto di colori davvero unico.

Angela: altra tappa imperdibile è sicuramente il vecchio capoluogo dell’isola, Betancuria. Si tratta del più antico insediamento di tutta Fuerteventura. La piccola cittadina conserva ancora il fascino coloniale, con le sue stradine acciottolate e la graziosa chiesetta di Santa Maria, il primo edificio religioso dell'isola.

Piero: i dintorni di Betancuria offrono anche tante opportunità per scattare foto meravigliose degli aridi paesaggi dell'isola.

Angela: nella parte sud dell’isola vale la pena visitare Jandia il suo faro e la sua spiaggia che è di fatto una continuazione di Sotavento. E’ una cittadina moderna con tanto cemento e tante belle vie per lo shopping. La sua spiaggia è forse una delle meno battute dal vento.

Piero: vale la pena gustare qualche altra prelibatezza locale, come il mojo picón, una particolare salsa locale a base di peperoncino e paprika, usata per accompagnare carne e formaggi: in alcune versioni è davvero piccante!

Angela: da non perdere è sicuramente il queso majorero, un particolare formaggio di capra ottenuto dal latte di una razza autoctona ed il primo in Spagna ad ottenere la denominazione di origine protetta.

Piero: si chiama così perché gli abitanti di Fuerteventura sono chiamati "majoreros", dall’antico nome dell’isola, "Maxorata".

Adiòs Fuerteventura!

Angela: alle volte non bisogna andare lontani per trovare un vero paradiso. Fuerteventura è davvero incantevole. L’immagine da cartolina della sabbia bianca e dell’acqua turchese è sicuramente la prima che colpisce, ma quest’isola è tanto di più.

Piero: è sicuramente l’isola della tranquillità e dei ritmi lenti, della natura incontaminata in tutte le sue forme e della serenità interrotta solo dal vento che soffia incessantemente.

Angela: la sua origine vulcanica le regala un fascino tutto particolare, con paesaggi, colori e atmosfere davvero unici.

Piero: riviviamoli tutti in questo breve video!

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