La Cascata del Cenghen
Piero: pronti per una nuova gita fuori porta?
Angela: direi di si. Cosa hai in mente questa volta?
Piero: prepariamo il nostro van e rimaniamo in Lombardia. Ancora un luogo incantevole, immerso nella natura…
Angela: si cambia abbigliamento stavolta: devo preparare le scarpe da trekking?
Piero: magari proprio le scarpe da trekking no, ma il nostro programma prevede una bella comminata immersi nel verde.
Angela: dove andiamo esattamente?
Piero: ci dirigiamo verso il lago di Como, sulla sua sponda orientale, esattamente ad Abbadia Lariana, in provincia di Lecco.
Angela: spesso andiamo a cercare il fascino di posti lontani, dimenticando che ci sono posti molto belli e così vicini a noi.
Piero: proprio così! La Grigna ospita un vero gioiello naturale: le cascate del Cenghen! Passeremo la giornata immersi nella natura, facendo questa facile escursione alla scoperta di un angolo spettacolare della Val Monastero.
Arrivare alla cascata
Angela: siamo a poco più di cinquanta chilometri da Milano; percorriamo la statale 36, la Milano-Lecco, superiamo Lecco ed usciamo proprio ad Abbadia Lariana.
Piero: parcheggiare non è semplicissimo se non si arriva presto al mattino. C’è un piccolo parcheggio in paese proprio all’inizio del sentiero; in alternativa occorre superare l’abitato e sfruttare uno degli spazi disponibili, percorrendo un tratto di strada a piedi.
Angela: ci siamo organizzati già da casa per il nostro pic-nic; chiaramente è necessario portarsi dietro tutto il necessario: lungo la camminata nel bosco si trova solo qualche fontana per bere e rinfrescarsi. Tutto il percorso è ben coperto dalla vegetazione e quindi anche nei giorni d’estate si sta al riparo dal caldo; nelle altre stagioni, è consigliabile coprirsi se si affronta il percorso nelle prime ore del mattino.
Piero: per i ragazzi poi, un cambio è necessario, l’acqua li attrae facilmente...
Angela: come dicevi, non servono le scarpe da trekking, ma sicuramente delle comode scarpe da passeggio, per affrontare un sentiero comunque sterrato.
Piero: il percorso non è complicato e neppure troppo ripido; ci sono alcuni tratti con una discreta pendenza, qualche altro leggermente più stretto e ancora qualcuno in cui il passaggio dell’acqua rende fangoso il percorso. Si tratta di poco più di due chilometri con un dislivello di 300 metri circa: un’oretta di cammino senza soste e ad un passo moderato. Le indicazioni lungo il percorso non sono tante e non sono facilmente visibili; tuttavia è impossibile perdersi. Tutto sommato però è davvero un itinerario semplice, alla portata di tutti, anche di bambini e ragazzi.
Angela: zaini in spalla allora cominciamo la nostra avventura!
Si parte!
Piero: sono diversi i punti di partenza per affrontare il percorso, noi scegliamo di partire dalla frazione di Linzanico, perché ci era stato indicato come il percorso più breve e più semplice. L’imbocco del sentiero si trova proprio accanto all’antico lavatoio, in Piazza Papa Giovanni XXIII, ed è ben segnalato.
Angela: seguiamo quindi questa mulattiera abbastanza ampia nella prima parte che offre dei panorami incantevoli sul lago di Como e sulle montagne.
Piero: continuiamo la nostra camminata tra uliveti, frutteti e campi coltivati; arrivati ad una vecchia casa, il sentiero si biforca: niente paura però: tutte e due le strade portano alle cascate. Il sentiero di destra è leggermente più lungo ma molto panoramico; noi per l’andata scegliamo quello di sinistra per arrivare prima alle cascate. Al ritorno faremo l’altro sentiero godendoci il panorama e cercando uno spiazzo per il nostro pic-nic.
Angela: addentrandoci nel bosco, il sentiero spesso si restringe, mai tanto però da diventare pericoloso.
Piero: dopo mezz’ora di cammino, cominciamo a sentire il rumore dell’acqua: un piccolo ruscello (il torrente Zerbo) scorre alla destra del sentiero. E’ segno che le cascate si avvicinano!
Angela: si arriva a quota 650 metri sul livello del mare. La Cascata del Cenghen è davvero affascinante: l’acqua scende impetuosa attraversando una stretta spaccatura della roccia creando un colpo d’occhio veramente notevole. La forza della cascata è impressionante, con un salto di ben cinquanta metri!
Piero: alla base della cascata si forma una piccola piscina di acqua cristallina. E’ possibile azzardare un bagno se si è ben attrezzati con un cambio, ma l’acqua è davvero fredda! Qualcuno addirittura si sofferma sotto il potente getto d’acqua della cascata…
Angela: da dove deriva il nome della cascata?
Piero: non saprei dirlo esattamente: ho letto da qualche parte che forse ha origini celtiche o più semplicemente deriva dal nome del vecchio proprietario del terreno dove si trovano le cascate (Francesco).
Angela: dopo aver ammirato tanta meraviglia facciamo ritorno sui nostri passi. Come detto prima, per l’ultimo tratto scegliamo il percorso più panoramico che attraversa degli ampi prati in cui è possibile fermarsi per una sosta o un picnic con vista sul lago.
Piero: prima di rientrare facciamo una breve sosta a visitare il borgo di Linzanico ed una passeggiata a bordo lago per un gelato ad Abbadia Lariana.
Angela: abbiamo trascorso una giornata incantevole alla scoperta di un angolo di natura meraviglioso a due passi da Milano!
Piero: proprio così! Se vi va, potete rivedere tutte le immagini cliccando QUI o tutto il percorso in questo breve video.