Alla scoperta della Città Vecchia
Angela: dopo pranzo, dedichiamo il nostro primo pomeriggio ad un primo giro della città.
Piero: il nostro tour inizia dalla Porta delle Polveri (Prašná Brána) che si trova vicinissima ai nostri appartamenti. La torre, alta 44 metri, risale al 1475 ed è uno dei più importanti monumenti tardo gotici di Praga: è il monumentale punto di accesso alla Città Vecchia (Staré Město), attraverso il quale passava il corteo dell’incoronazione dei re boemi. Si chiama così perché un tempo veniva utilizzata come deposito della polvere da sparo.
La piazza della Città Vecchia
Angela: da qui, ci spostiamo al cuore del centro storico di Praga: la Piazza della Città Vecchia sulla quale si affacciano alcuni degli edifici più importanti della città, come la Chiesa di San Nicola, il Municipio con l’orologio astronomico e la Chiesa di Santa Maria di Tyn.
Piero: a questa piazza sono legati alcuni degli eventi più importanti della storia del paese e al centro di essa si trova la statua di Jan Hus, personaggio simbolo del nazionalismo ceco e anticipatore della riforma protestante.
Angela: la chiesa di San Nicola è un bellissimo esempio di barocco, forse unico per il genere a queste latitudini. La sua cupola ha un diametro di 20 metri mentre il suo punto più alto tocca i 49 metri. E’ la più antica chiesa della città vecchia: vale la pena una visita all’interno per gli affreschi del tetto e delle volte e per le sculture che decorano le pareti.
Piero: una delle principali attrazioni della piazza è sicuramente il monumentale orologio astronomico: tappa obbligata allo scoccare di ogni singola ora del giorno! L’orologio, che si trova sulla facciata del municipio, risale al medioevo, con aggiunte che sono avvenute nei secoli successivi, ed ha un meccanismo molto complesso, ancora oggi perfettamente funzionante. Tutti gli elementi che lo compongono hanno un valore fortemente simbolico ed al suo fascino contribuisce anche un alone di mistero legato al suo inventore che non ha mai voluto svelare ad alcuno il meccanismo di funzionamento. Sostanzialmente si suddivide in tre parti: in alto si vedono due finestrelle ai lati di un gallo d’oro, che si aprono ogni ora dalle 9 alle 23 facendo partire il corteo degli apostoli; la parte centrale è quella puramente astronomica, dove si trovano tutte le informazioni relative alla posizione del sole e della luna con intorno i segni dello zodiaco e la terra al centro, nella visione medievale; il quadrante rotondo più in basso invece rappresenta una specie di calendario in cui sono raffigurati i dodici mesi dell’anno, ciascuno in un medaglione. Una particolarità: ai lati dei due quadranti inferiori si trovano delle figure molto significative; ai lati del quadrante astronomico si trovano le quattro figure che rappresentano i vizi capitali: lo scheletro che ricorda la morte, il turco ad indicare la lussuria ed il piacere, un uomo vanitoso con uno specchio in mano a simboleggiare la vanità e un viandante con un sacco di denaro in mano, che rappresenta l’avarizia; anche queste figure si animano insieme al corteo degli apostoli; ai lati del calendario in basso si riconoscono invece le figure che rappresentano la scienza e la sapienza: un saggio con in mano un libro che rappresenta la filosofia, un angelo con spada e scudo che identifica la teologia, un secondo saggio con un cannocchiale che rappresenta l’astronomia ed un ultimo saggio che simboleggia la matematica o la storia.
Angela: una meraviglia starlo a guardare, non fosse stato per la tempesta di vento di quel giorno…
Piero: altro monumento simbolo della piazza e di Praga è la Chiesa di Santa Maria di Tyn con le sue celebri guglie gotiche che dominano la piazza. Le due torri campanarie sono alte circa 80 metri ed hanno la particolarità di essere leggermente diverse tra loro, una più snella e bassa dell’altra, a raffigurare metaforicamente la bellezza femminile e quella maschile. A differenza di altre chiese maestose non si mostra in tutta la sua grandezza in quanto è coperta da un gruppo di case costruite proprio a ridosso delle mura: per questo la si può ammirare in tutta la sua imponente bellezza soltanto da una considerevole distanza. Trovare l’ingresso non è facile: vi si accede da un vicolo nascosto che parte dalla piazza; vale la pena visitare l’interno, con il suo patrimonio artistico di opere gotiche, rinascimentali e barocche.
Angela: da non perdere ancora Palazzo Kinský, un edificio rococò testimone di molti eventi storici di Praga e oggi sede della Galleria Nazionale. Kafka vi ha studiato quando qui vi era un importante liceo e, il 25 febbraio 1948, sul balcone del palazzo, tenne il suo discorso Klement Gottwald, dando così inizio all’era comunista in Cecoslovacchia.
Piero: alle soglie dell’inverno Praga è già molto fredda e le giornate sono corte. Per questo e per la stanchezza del viaggio decidiamo di concludere il nostro pomeriggio in un pub a gustare una buonissima Staropramen, la buonissima birra di Praga! Una, chiaramente, si fa per dire…