Salvatore Midili Salvatore Midili

Isole Tremiti

Tutto inizia con un'idea.

Piero: il van è parcheggiato bene?

Angela: perchè? Ti è passata la voglia di viaggiare?

Piero: assolutamente no! Ci mancherebbe… ho un’idea per una bella tappa durante il nostro soggiorno nel Gargano.

Angela: senza van, quindi utilizzeremo un altro mezzo di trasporto; niente treni e aerei, perché nel Gargano non ci sono e quindi rimane il mare…

Piero: esatto! Andiamo a vedere uno degli arcipelaghi più affascinanti del mondo: le Isole Tremiti! 

Angela: che meraviglia! Andiamo allora…

Le perle dell’Adriatico

Piero: Lucio Dalla, innamorato delle Tremiti, dove trascorreva molte delle sue estati, suggeriva “di fare una vacanza della conoscenza, per ricostruire la memoria storica dell'arcipelago, protagonista, nei secoli scorsi, di rilevanti avvenimenti. Queste isole sono così ricche di storia, di cultura e di leggende che vale la pena conoscerle per poterne godere a piene mani”. Ed è con questo invito, che è il solito che ci accompagna nei nostri viaggi, che ci apprestiamo a godere questa giornata.

Angela: l'arcipelago è composto da cinque isole: San Nicola, sede comunale e capoluogo, dove si trovano i principali monumenti dell'arcipelago; San Domino, la più grande e la più abitata, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago, Cala delle Arene; Capraia, detta anche Caprara o Capperaia, la seconda per grandezza e completamente disabitata; Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole; Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.

Piero: le Tremiti sono un arcipelago che si trova a 22 km a nord del Gargano e a e 45 km a est da Termoli. E’ un comune autonomo di neppure cinquecento abitanti e fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la riserva naturale marina delle Isole Tremiti. Si arriva sull'arcipelago da Manfredonia, Vieste, Peschici, Rodi Garganico e da Termoli, unico punto di partenza che permette il collegamento alla terraferma tutto l’anno.

Angela: abitate già dal IV-III secolo a.C., le isole per secoli furono soprattutto un luogo di confino: in epoca romana, le isole Trimerus, come erano chiamate all’epoca, l'imperatore Augusto vi relegò la nipote Giulia che vi morì dopo vent'anni di soggiorno forzato; Carlo Magno vi esiliò Paolo Diacono che, però, riuscì a fuggire; ancora, nel 1911 furono deportati alle Tremiti circa milletrecento prigionieri libici che si erano opposti all'occupazione coloniale italiana; infine, in epoca fascista, fu mandato al confino sull'arcipelago anche il futuro presidente della Repubblica, Sandro Pertini; insieme a lui vi furono confinati oltre a centinaia di oppositori omosessuali ed ebrei non graditi al regime.

Piero: la storia dell'arcipelago non è però solo legata agli esiliati che qui furono confinati, ma anche e soprattutto alle vicende dell'abbazia di Santa Maria a Mare, la cosiddetta “Montecassino in mezzo al mare”. Secondo la leggenda, questo luogo di culto è stato fondato da un eremita che vi qui si è stabilito e che ha avuto un’apparizione della Madonna; benedettini e cistercensi ne hanno accresciuto il valore spirituale che si è intrecciato con quello storico e politico, con la realizzazione delle fortificazioni e con i continui assalti e le strenue resistenze di chi si è affrontato in questi luoghi. 

Angela: altra vicenda curiosa è quella che lega le isole alla Libia: in conseguenza della deportazione del 1911, il colonnello Gheddafi, nel 1987, in uno dei tanti momenti di tensione politica con l’Italia, avanzò la pretesa di annettere l’arcipelago alla Libia. Sempre in quell’anno, un fallito attentato al faro di San Domino ad opera di due cittadini svizzeri fece pensare ad un’iniziativa libica: uno dei due attentatori fu ucciso dalla stessa bomba, mentre l’altro fu catturato e condannato, ma dal processo non è emersa alcuna certezza; ipotesi giornalistiche parlavano del collegamento dei due attentatori con i servizi francesi, che hanno orchestrato l’attentato in conseguenza delle tensioni politiche con l'Italia, legate alla successione a Bourguiba in Tunisia. Per chiudere definitivamente la vicenda con la Libia, nel 2008, una trentina di abitanti delle isole si sottoposero volontariamente all'esame del DNA allo scopo di stabilire se nel loro sangue vi fosse traccia di quei deportati libici del 1911: il risultato fu negativo.

Piero: dimenticavo! Sai che le Tremiti sono anche conosciute come isole Diomedee?

Angela: certo! Anche il mito rende splendide queste isole.

Piero: la leggenda narra che le isole nacquero per mano dell’eroe acheo Diomede quando gettò in mare tre massi portati con sé da Troia che misteriosamente sono riemersi sotto forma di isole. Dalle Tremiti, l'eroe si trasferisce sul Gargano, alla ricerca di un terreno più fecondo, sposando la figlia del re dei dauni. Sempre secondo la leggenda, sembra che Diomede sia anche morto nell'arcipelago pugliese e la sua tomba sia proprio a San Nicola.

Alla scoperta si San Nicola!

Angela: di buon’ora lasciamo quindi Vieste diretti a San Nicola; la traghettata è confortevole e dura circa un’ora. Già l’avvicinamento ci dà un’anteprima di quanto queste isole siano meravigliose.

Piero: trascorreremo la mattinata alla scoperta di San Nicola e dell’abbazia di Santa Maria del Mare. 

Angela: attracchiamo presto al mattino e dal porticciolo: l’arrivo sull’isola sembra riportarci indietro nel tempo, con la sensazione che questo paradiso fosse ideale per la meditazione. Ci dirigiamo alla terrazza soprastante che ci offre un panorama meraviglioso.

Piero: da qui cominciamo la salita verso il santuario, percorrendo via Diomede, di fatto l’unica vera via dell’isola.

Angela: l’abbazia è formata da un meraviglioso complesso di edifici, circondati da fortificazioni, che comprendono anche i baluardi difensivi come il Torrione dei Cavalieri di San Nicolò.

Piero: la facciata dell’Abbazia è stata realizzata utilizzando la famosa pietra bianca pugliese. Sono ancora visibili i buchi delle palle di cannone in seguito ai bombardamenti della flotta inglese, quando, nel XVIII secolo, in pieno periodo napoleonico l’arcipelago fu occupato dai murattiani.

Angela: gli interni di Santa Maria a Mare sono davvero affascinanti: il pavimento è decorato con un meraviglioso mosaico risalente al XI secolo e sono tantissime le opere preziose custodite nei diversi ambienti, come il manufatto di legno intarsiato a mano, del XV secolo, opera di bravissimi artigiani provenienti da Venezia.

Piero: torri, muraglie, chiostri e sentieri, regalano panorami senza eguali.

Angela: alla fine delle opere di fortificazione, si estende la zona archeologica, "il Pianoro" dove si trova la presunta tomba di Diomede.

Piero: in fondo all'isola si trovano il cimitero cristiano, molto suggestivo, e quello alla memoria di dei libici di cui abbiamo detto prima.

Angela: da non perdere infine il chiostro del monastero, accanto all’abbazia, con il pozzo realizzato con blocchi in pietra che un tempo serviva per il rifornimento d’acqua dei vicini dei monaci benedettini.

Piero: raggiungiamo infine il torrione del Cavaliere del Crocifisso e il castello dei Badiali, da cui si gode la migliore vista dell’isola.

Le Tremiti in barca

Angela: terminata la nostra visita all’abbazia, torniamo verso il porto, dove ci godiamo un pranzo veloce a base di pane, pomodori, pesce fresco e capperi. 

Piero: dopo esserci rinfrescati e rifocillati, ci aspetta al molo il nostro skipper con il gommone che abbiamo noleggiato per tutto il pomeriggio.

Angela: una scelta azzeccata, anche se leggermente più costosa rispetto ai barconi di gruppo, per girare le isole a nostro piacimento.

Piero: da San Nicola, ci spostiamo verso la vicina San Domino, e arriviamo rapidamente ad una delle più belle calette dell’isola: Cala Matano.

Angela: ci muoviamo di poco di poco e scorgiamo uno scoglio grandioso a forma di animale: si tratta dello scoglio dell'Elefante, così chiamato perché ricorda un enorme pachiderma accovacciato, con la proboscide protesa verso l'acqua.

Piero: l’acqua è limpida e cristallina e ne approfittiamo per un bagno: lo skipper ci delizia con i racconti, i miti e la storia di queste isole che qui stiamo cercando di riportare. Ci spiega come queste siano tra le acque più pulite del Mediterraneo, a tal punto che, riempiendo una bottiglia d’acqua, non si riesce a distinguere quella potabile da quella del mare.

Angela: navighiamo adesso alla scoperta delle più belle grotte marine: si comincia da quella quella delle Viole, così chiamata perché le sue pareti in primavera sono ricoperte di fiori tra cui la ambretta, la cineraria e la centaurium; arriviamo poi a quella del Bue Marino, caratterizzata dal colore fluorescente delle acque e abitata in tempi remoti da esemplari di foca monaca; infine raggiungiamo la grotta delle Rondinelle, così chiamata perché al suo interno nidificano le rondini.

Piero: vicino alla grotta del Bue Marino svetta il faro di San Domino, quello famoso per l’attentato di cui abbiamo detto prima e che adesso è in disuso.

Angela: finiamo con la grotta dei Pagliai e costeggiamo gli scogli del Cretaccio, di nuovo di fronte a San Nicola.

Piero: facciamo un ultimo bagno in una cala riparata sotto la punta di San Nicola, in questa baia non è difficile incontrare banchi di pesci piccoli che corrono qui per ripararsi da quelli più grandi.

Angela: prima di fare ritorno al porto, facciamo un’ultima sosta nel parco marino per ammirare la statua di Padre Pio, alta tre metri ed immersa a tredici metri di profondità tra Cretaccio e San Nicola, visibile anche dalla superficie. 

Piero: non riusciamo ovviamente a raggiungere Pianosa, la più distante delle isole: sarà l’occasione per tornarci…

Arrivederci alle Tremiti!

Angela: io credo che sia davvero difficile descrivere a parole la meraviglia che abbiamo visto e soprattutto le sensazione che abbiamo vissuto.

Piero: credo davvero che sia uno dei posti più belli che sin qui abbiamo visitato, uno di quei posti che va vissuto prima che raccontato e fotografato.

Angela: vale però la pena godersi questo meraviglioso viaggio in questo breve video!

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