Matera
Piero: durante il nostro giro del Salento, decidiamo di regalarci una giornata speciale in Basilicata.
Angela: la nostra meta principale è Matera, la città dei Sassi; faremo poi una breve tappa a Craco.
Piero: le immagini di Matera mi hanno sempre affascinato e poterci andare è la realizzazione di un sogno! Clicca QUI per vedere tutte le immagini e goditi l’anteprima della meraviglia in questo video!
Angela: è vero! Scopriremo che nessuna immagine può rendere fino in fondo la sensazione di esserci di persona e la meraviglia che rimarrà per sempre scolpita nelle nostre memorie.
Piero: Matera è una delle città più antiche del mondo, per alcuni la terza più antica, dopo Aleppo e Gerico. E’ abitata fin dal Paleolitico e visitarla equivale a ripercorrere la storia dell’uomo fin dalle sue origini.
Angela: il tempo passa ma qui sembra essersi fermato: l’uomo e l’ambiente si sono sempre perfettamente integrati, dando vita ad un paesaggio straordinario, praticamente un presepe.
Piero: i Sassi, il Caveoso ed il Barisano, sono i due rioni tradizionali, adesso Patrimonio dell’Umanità, primo sito del sud Italia a diventarlo.
Angela: Matera è anche la città dei tanti tesori nascosti, dei musei, dei festival e dei concerti. Nel 2019 è stata la Capitale europea della Cultura: una riscatto formidabile per una terra spesso dimenticata che solo cinquanta anni fa era definita “la vergogna d’Italia”.
Piero: partiamo presto al mattino da Porto Cesareo: i chilometri da fare non sono tantissimi, la strada è sicuramente agevole ma trafficata. Ci vorranno quindi due ore per raggiungere la nostra meta.
Angela: per sfruttare appieno il tempo a disposizione e non perdere nulla di importante, decidiamo di visitare la città con l’ausilio di una guida.
Piero: ce ne sono un’infinità, ufficiali e non, eventualmente da organizzare anche direttamente in loco.
Angela: noi ci affidiamo a Matera City Tour (materacitytour.it). Offrono diverse visite e soluzioni: noi abbiamo scelto il tour a piedi della sola città, prenotandolo direttamente on line.
Piero: si tratta di un percorso a piedi completo, della durata di un’ora e mezza, che ci porta nel cuore di Matera, dei Sassi, delle chiese rupestri e si conclude con la visita di una casa grotta. Adatto davvero a tutti, è ideale anche per bambini e ragazzi; anche il costo è accessibile.
Angela: il vero valore aggiunto è però la guida ufficiale: si tratta per lo più di ragazzi giovani, studenti appassionati e profondi conoscitori della città, che trasmettono fino in fondo l’amore per questa terra.
Piero: ritrovo con un gruppetto poco numeroso e partenza alle 11, nei pressi della chiesa di San Francesco.
Angela: iniziamo la nostra impegnativa camminata verso piazza Duomo, percorrendo la via omonima.
Piero: cominciamo ad assaporare gli scorci suggestivi di questo groviglio di stradine e case scavate nel tufo.
Angela: raggiungiamo il Duomo, posto nel punto più alto della città, il colle della Civita. La sua torre campanaria, alta 52 metri, domina il profilo della città.
Piero: il piazzale antistante offre una bellissima veduta del primo dei due Sassi, il Barisano.
Angela: è rivolta perfettamente a ovest; a differenza dell'interno che nel tempo ha subito diverse trasformazioni, l'esterno conserva quasi intatta la sua forma originaria. La facciata è dominata dal rosone a sedici raggi.
Piero: dopo il 2019, molti degli edifici di Matera, hanno perso i colori scuri e tendenti al grigio dovuti all’esposizione ai fenomeni atmosferici ed all’inquinamento; ciò grazie ad un’imponente opera di pulizia che ha restituito al tufo il colore vivace che si può apprezzare oggi.
Angela: dal piazzale del Duomo, iniziamo la discesa verso il secondo Sasso, il Caveoso, forse quello più affascinante.
Piero: la bellezza di questa città è che ad ogni passo regala agli occhi uno scorcio fantastico, da fissare nella memoria e soprattutto da fotografare immediatamente.
Angela: basta però che non facciate come Piero che, a furia di fermarsi per le sue foto, si è allontanato dal gruppo e dalla guida… e ritrovarsi in questi vicoli è davvero un’impresa!
Piero: durante la discesa ci fermiamo ad ammirare il panorama sulla chiesa di San Pietro Caveoso e sulla chiesa rupestre della Madonna dell’Idris, per metà scavata nel masso roccioso e per metà costruita all’esterno.
Angela: prima di raggiungere la piazza, ci fermiamo a visitare una casa-grotta, probabilmente la vera essenza della vita a Matera prima che iniziasse lo spopolamento degli anni sessanta.
Piero: queste case, abitate fino alla fine degli anni cinquanta, spesso da famiglie molto numerose, si compongono di un ambiente unico, in parte scavato e in parte costruito, arredato con mobili e attrezzi d’epoca. C’è il focolare con la cucina, il letto con il materasso ripieno di foglie di granturco, il vaso da notte usato per i bisogni, il telaio, la zona con la mangiatoia per il mulo, la cavità in cui si raccoglieva il letame usato per riscaldarsi, la cisterna dove l’acqua piovana veniva convogliata attraverso un sistema di canali.
Angela: non ci sono finestre: luce e aria entrano solo dall’ingresso principale. Ci vivevano insieme le famiglie contadine e gli animali: erano quindi insieme case e stalle. Sul tavolo, l’unica scodella testimonia come si mangiasse tutti insieme da questa.
Piero: molto importanti erano anche gli spazi antistanti le case, dove avevano luogo anche le importantissime relazioni con il vicinato, unico vero aiuto per chi viveva in queste case.
Angela: nulla andava buttato; tutto diventava e ritornava utile: dall’acqua piovana raccolta con ingegnosi sistemi al letame usato per scaldarsi, dalle foglie usate per i letti alle ossa degli animali impiegati nelle costruzioni.
Piero: è impressionante pensare come fino a pochi decenni fa, in queste condizioni ci vivessero più di ventimila persone. Lo sgombero forzato degli anni cinquanta ha portato al progressivo completo spopolamento dei Sassi, facendoli diventare la più grande attrazione turistica della città.
Angela: dopo la casa-grotta andiamo a visitare un altro esempio tipico delle attrazioni materane: la chiesa rupestre.
Piero: ce ne sono decine ed la loro nascita risale all’Alto Medioevo, quando i monaci cominciarono a insediarsi nelle grotte della Gravina trasformandole in centri di preghiera.
Angela: sono molto particolari dal punto di vista architettonico e le loro decorazioni rappresentano eccezionali opere d’arte.
Piero: raggiungiamo a questo punto il piazzale antistante la chiesa di San Pietro Caveoso.
Angela: da qui possiamo ammirare il fiume Gravina che scorre sotto, il ponte tibetano sospeso che porta al parco della Murgia materana ed il canyon di fronte.
Piero: il nostro giro con la guida termina con il rientro verso il centro della città, utilizzando un percorso diverso fatto di stradine ancora più strette, passando anche sopra ai tetti di alcune case, a testimonianza di come case e vicoli formino un complesso e unitario puzzle.
Angela: raggiungiamo piazza Vittorio Veneto per godere di un altro formidabile scorcio sul Sasso Barisano.
Piero: è arrivato il momento di fermarci per il pranzo, stanchi e un pò bagnati a causa di un temporale improvviso!
Angela: prenotiamo in un bellissimo esempio di trattoria tipica materana, il ristorante Il Cantuccio.
Piero: si tratta di un piccolo e caratteristico ristorante, molto curato nei dettagli con il proprietario che ti guida attraverso i sapori tipici del territorio.
Angela: assaggiamo alcune specialità tipiche, accompagnate dal famoso pane di Matera ed a base di peperone crusco!
Piero: ottimo pranzo, con un rapporto qualità/prezzo assolutamente eccellente! Da provare!
Angela: a questo punto approfittiamo del dopo pranzo per far riposare mogli e ragazzi in auto e lasciamo Matera in direzione Potenza.
Piero: attraversiamo un tratto fantastico di territorio lucano, poco abitato, nel quale possiamo osservare i calanchi: i solchi sui versanti delle colline causati dall’erosione.
Angela: dopo un’ora circa raggiungiamo Craco, lo splendido “paese fantasma” sempre in provincia di Matera.
Piero: da lontano più che un paese, sembra una scultura bella e suggestiva.
Angela: nel 1963 è stato completamente abbandonato dalla popolazione a causa di una frana; un’alluvione dieci anni dopo ed il terremoto del 1980 hanno impedito la ricostruzione ed il ripopolamento.
Piero: oggi rimangono le case in pietra aggrappate alla roccia, con la torre normanna che spicca sulle altre costruzioni.
Angela: per evidenti motivi di sicurezza, non è possibile visitare il paese autonomamente, ma lo si può fare attraverso una visita guidata ed attrezzata da prenotare per tempo.
Piero: come Matera, anche Craco è stata il set ideale per molti film, compreso lo stesso “The Passion” di Mel Gibson, con la scena dell’impiccagione di Giuda che è stata girata proprio qui.
Angela: finisce così la nostra giornata in Basilicata.
Piero: tanto affascinante mi è sembrata questa terra, da farmi venire voglia di visitarla nuovamente con più tempo a disposizione, magari in un remake turistico di Basilicata cost-to-cost, dal Tirreno allo Ionio, con in mezzo tanta bellezza!