Salento arriviamo!
Piero: e si riparte Angela! Questa volta Salento (clicca QUI per vedere tutte le immagini). Perché questa scelta?
Angela: sicuramente per l’estate è una meta ideale: il sole ed il mare sono fantastici. E poi tanto da vedere e da assaporare; in tutti i sensi proprio…
Piero: in questo caso il programma prevede una settimana intera; l’esigenza principale è mettere insieme una quantità sufficiente di spiaggia e mare con l’immancabile necessità di vedere i posti più belli e interessanti.
Angela: il programma sarà quindi abbastanza fitto; abbiamo scelto come base per tutti gli spostamenti Porto Cesareo e da lì ci muoviamo per tutto il Salento. Ah, dimenticavo! Un giorno dobbiamo lasciarlo libero per andare a visitare Matera…
Cominciamo a scoprire il Salento
Piero: si parte allora!
Angela: il primo giorno, per smaltire gli effetti del viaggio, rimaniamo in zona. Porto Cesareo è carina da girare ed anche le spiagge non sono male.
Piero: molto bello il mare a Porto Cesareo, è vero! Acque limpide e trasparenti con fondo sabbioso che rimane basso per decine di metri; lunghissime spiagge di sabbia fine da Porto Cesareo fino a Punta Prosciutto passando per Torre Lapillo. Un’unica lingua di sabbia dove si può scegliere tra lidi attrezzati e spiagge libere: a voi la scelta! Una sola importante precauzione: nei giorni di punta ad agosto, andare al mare a Porto Cesareo può risultare complicato perché le spiagge sono prese d’assalto; è bene quindi partire di buon mattino per essere sulla spiaggia non più tardi delle nove; in caso contrario, c’è il rischio di non trovare né parcheggio né un posto in spiaggia, nemmeno in quella libera!
Angela: finita la giornata in spiaggia che si fa?
Piero: si può approfittare di un giretto per la cittadina, a cominciare dal porticciolo. Come è immaginabile, il porto ha rivestito da sempre un’importanza fondamentale per la cittadina, dandole anche il nome. Le molte insenature, i promontori e il mare sempre calmo, riparato dagli isolotti che si trovano di fronte, ne hanno favorito in passato lo sviluppo: si trovano tracce fenicie, greche e soprattutto romane. Oggi è per lo più un piccolo attracco turistico e per piccole imbarcazioni da pesca; luogo ideale per una passeggiata piacevole in riva al mare e per un aperitivo al tramonto.
Angela: non dimenticarti delle torri! Le coste del Salento, a distanza di qualche chilometro l’una dall’altra, sorgono numerose torri di avvistamento, che in passato servivano per fronteggiare le invasioni di turchi e stranieri. Hanno tutte spesse mura, forma quadrata e un’altezza tra i quindici ed i venti metri che le rende visibili dal mare a chilometri di distanza; il messaggio per pirati e invasori era: “vi abbiamo visto e siamo pronti a difenderci! Anche Porto Cesareo ne ha una in città, appunto detta Cesarea, ma anche alcune vicine: Torre Lapillo, Torre Squillace e Torre Chianca.
Piero: a questo punto, anticipami tutte le tappe!
Angela: Porto Cesareo, Otranto, Palude del Capitano, Lecce, Gallipoli, Santa Maria di Leuca e Punta Prosciutto: sceglile o continua a leggere! Se invece vuoi un’anticipazione di quello che leggerai, guarda questo video…
Porto Cesareo
Piero: proprio da qui partiamo con il secondo giorno allora!
Angela: prima però, per cominciare bene la giornata, una buonissima colazione. Nella zona del porto, una buona soluzione è il locale Dolci Tramonti: pasticciotti (un “sarcofago” di pasta frolla ripieno di crema pasticcera) e caffè salentino (caffè con ghiaccio addolcito da latte di mandorla) non possono mancare per partire con il piede giusto!
Piero: adesso possiamo andare verso Torre Chianca (solo omonima della torre sulla costa adriatica), che si trova su una lingua di terra a metà tra la Torre Cesarea e Torre Lapillo. Nelle acque vicine alla torre sono stati trovati importanti reperti che risalgono probabilmente al periodo tra il II e il I secolo a.C., in particolare le famose colonne romane che giacciono ad appena quattro metri di profondità. Qualche bagno e un po' di relax in spiaggia fino al primo pomeriggio.
Angela: potremmo andare a visitare l’isola grande di fronte a Porto Cesareo, l’isola dei conigli.
Piero: come detto, la costa in questa zona è caratterizzata dalla presenza di numerosi promontori ma anche di isolotti e scogli, tra i quali l’isola dei conigli. Il nome deriva dal fatto che, negli anni cinquanta fu avviato, e poi abbandonato, un allevamento di conigli allo stato selvatico. Oggi dei conigli non vi è più traccia e l’isola è diventata un parco naturalistico interessante dal punto di vista naturalistico e biologico, grazie alla presenza di numerosissime specie vegetali differenti. Si raggiunge facilmente e con una modesta spesa dal porto con i vari servizi navetta che fanno la spola. Il giro è abbastanza breve. La pineta è ideale per un pic nic; le spiagge non sono bellissime ed il primo tratto di mare è fangoso; al centro dell’isola si trova una specie di palude che si può tranquillamente attraversare. I ragazzi e le signore forse rimarranno un pò delusi da questa escursione, ma per qualche foto e magari un bel giro in drone ne vale assolutamente la pena.
Angela: concludiamo quindi la nostra seconda giornata e ci apprestiamo a viverne una nuova, la terza. Cosa si fa domani?
Piero: andiamo ad Otranto, una delle perle del Salento.
Angela: Possiamo gestire la giornata con calma, partire nel pomeriggio per evitare il caldo e poi goderci lì il tramonto. Da porto Cesareo ce la caviamo in meno di un’ora.
Otranto
Piero: Otranto è il punto più a est d’Italia ed è una meravigliosa cittadina sul mare con un borgo tra i più belli d’Italia. Ha una storia millenaria. Il centro è davvero affascinante e unico con le sue case bianche una sull’altra, le sue stradine lastricate, i negozi di artigianato e le attività storiche. Una passeggiata di giorno è davvero fantastica, ma farla al tramonto lascia senza fiato con i colori che si fanno davvero unici e da godere.
Angela: Appena arrivati, il centro di Otranto è circondato da mura che la tenevano al riparo dagli invasori e che oggi la rendono una delle cittadine più affascinanti del Sud Italia. All’ingresso del borgo si trova il Castello Aragonese. Per vedere gli esterni del Castello non è richiesto il pagamento di un biglietto mentre per gli interni, le mura, i bastioni, i sotterranei e le torri è possibile acquistare un biglietto cumulativo: è una cosa da fare senz’altro, se avete più di qualche ora a disposizione. Da non perdere anche la Cattedrale.
Piero: la cosa più bella da fare rimane però la passeggiata lungo le mura che costeggiano il borgo e che danno sul mare: mezz’ora di cammino da godersi lentamente assaporando ogni istante.
Angela: Per finire la serata un buon agriturismo in zona: la scelta è ampia ed è difficile sbagliare!
Piero: Andiamo adesso con la quarta giornata: dove si va di bello?
Angela: mattina e primo pomeriggio mare; poi si va a Lecce!
Palude del Capitano e Lecce
Alla scoperta del Parco Naturale di Porto Selvaggio
Piero: la mattina scegliamo di raggiungere la Palude del Capitano, un luogo molto suggestivo, non distante da Porto Cesareo, situato nell’area del Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio. Si chiama così perché, secondo la leggenda, un marinaio, ormai stanco della vita di mare, decise di costruire lungo le sponde del laghetto una casetta in cui dimorare immerso in un ambiente suggestivo, allora come oggi, incontaminato ed unico.
Angela: la particolarità del posto, oltre al mare cristallino, è la presenza di una “spannulata” ossia uno specchio d’acqua creato dai fenomeni carsici, in pratica, una grotte collassata, che ha dato vita a un laghetto salmastro in cui si incontrano le acque dolci delle sorgive sotterranee e le acque salate del mare. Proprio qui si trova una delle più belle, sulla linea della costa, collegata al mare che la fa sembrare una piscina naturale tondeggiante, del diametro di alcuni metri.
Lecce ed il barocco
Piero: a metà pomeriggio è ora di partire per Lecce.
Angela: meno di un’ora di strada da Porto Cesareo e ci siamo! Parcheggiamo vicino Porta Napoli e da li cominciamo il nostro tour. Le cose da vedere sono tante ed il rischio di perdersi in tanta bellezza è forte. Per questo, avere la fortuna di una sapiente guida locale è impareggiabile: grazie Lucio!
Piero: è una città ricca di testimonianze e opere d’arte di epoca romana, medievale e rinascimentale. Ma Lecce è principalmente una città barocca. Indimenticabile il colore caldo e dorato al tramonto della pietra leccese i cui esempi di lavorazione si trovano in tutto il centro storico in monumenti, chiese ma anche balconi e terrazze delle abitazioni private.
Angela: Passeggiando a piedi per le vie del centro si incontrano la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza e quella di Santa Maria di Costantinopoli in piazzetta Addolorata. Si arriva poi il cinquecentesco Palazzo Adorno e alla meravigliosa Basilica di Santa Croce, simbolo della città e del barocco leccese, con i suoi ricami in pietra ed il bellissimo rosone.
Piero: raggiungiamo l’elegante Piazza Sant’Oronzo, cuore pulsante della vita cittadina, nella quale si trova la celebre colonna del santo patrono, e la scenografica Piazza del Duomo con la sfarzosa facciata laterale della Cattedrale e il suo alto campanile, il palazzo del Vescovado.
Angela: da non perdere poi i simboli dell’epoca romana, ossia il teatro e l’anfiteatro, costruito nel II secolo d.C.. L’anfiteatro venne completamente sepolta dalle macerie in seguito a terremoti e devastazioni e solo all’inizio del XX secolo, in epoca fascista, grazie ad alcuni lavori di scavo, è stata riportata alla luce. La parte oggi visibile posta più in basso rispetto al livello stradale, è solo un terzo dell’intera struttura, probabilmente nascosta nel sottosuolo della centralissima Piazza Sant’Oronzo.
Piero: Oltre al Duomo e alla Basilica di Santa Croce, a Lecce sono disseminate una quarantina di altre chiese. Tra le più originali, non si può non citare la Chiesa di San Matteo con la sua singolare facciata curvilinea.
Angela: per finire la giornata, non può mancare un panino con il polipo o una qualunque altra specialità dello street food salentino! Ancora due passi per ammirare le bellezze della città con i colori della sera e poi si torna indietro. Domani si riparte per un’altra giornata impegnativa.
Gallipoli e dintorni
Alla scoperta di Gallipoli
Piero: giornata cinque: giro impegnativo! Partiamo presto per Gallipoli, all’ora di pranzo saremo a Marina di Pescoluse e chiuderemo il pomeriggio a Santa Maria di Leuca.
Angela: Gallipoli è un altro borgo salentino affascinante. E’ una città molto vivace dal punto di vista turistico grazie al suo paesaggio incantevole, alla sua ricchezza architettonica e culturale. Il nostro giro comincia con il castello che sorge nel centro storico della città, nei pressi del ponte che collega la Gallipoli vecchia, racchiusa su un isolotto, a quella nuova.
Piero: passeggiamo lungo le mura per ammirare il mare e l’isola di Sant’Andrea che si trova di fronte. Prima di entrare nella parte centrale del borgo, si può ammirare dall’alto la piccola spiaggia di città.
Angela: il cuore del centro storico è fatto di stradine lastricate, piazzette incantevoli, locali e negozietti dove ammirare le splendide produzioni locali. Per concludere, vale la pena andare a vedere la Cattedrale intitolata a Sant’Agata. Attenzione ai parcheggi ed al parchimetro; i controlli sono fiscalissimi: multa a Piero e multa ad Angela… Finisce qui questo rapido giro e si riparte verso sud.
A cavallo dei due mari
Piero: arriviamo per pranzo a Marina di Pescoluse per le famose Maldive del Salento: spiaggia bianchissima e finissima, fondali bassi, acque particolarmente limpide e profumate, dune di sabbia. Praticamente un paradiso!
Angela: dopo il relax in spiaggia si continua in direzione sud, verso Santa Maria di Leuca, l’estremità del Salento.
Piero: visto il poco tempo a disposizione, raggiungiamo subito il Santuario di Santa Maria di Leuca o De Finibus Terrae che si apre su un piazzale luminoso.
Angela: il piazzale è dominato poi dalla colonna, alla cui sommità si trova la statua della Madonna, e dal faro. Si arriva poi al Belvedere da cui si osserva il punto in cui si congiungono il mar Adriatico ed il mar Ionio: nei giorni più limpidi è possibile vedere le isole greche e soprattutto le colline albanesi. Tornando indietro, si trova Cascata monumentale. La cascata è parte di un’opera grandiosa come l’Acquedotto Pugliese e venne completata in epoca fascista. La cascata fu inaugurata in pompa magna, tanto che Mussolini fece giungere direttamente da Roma la Colonna romana monolitica che è ancora oggi posta alla fine della scalinata che affianca la cascata. La cascata non è attiva durante tutto il corso dell’anno, ma al contrario viene azionata soprattutto nel periodo estivo, permettendo ai visitatori di godere di uno spettacolo tanto unico, quanto insolito.
Piero: da questa parte del piazzale si può osservare dall’alto la cittadina di Santa Maria di leuca, con le sue case bianche ed il porticciolo.
Angela: ci siamo tenuti ancora una mezz’ora per godere di un altro spettacolo della natura, poco distante: il ponte Ciolo.
Piero: il canale Ciolo non è altro che una sorta di gola che si affaccia sull’Adriatico, sormontata da un ponte (il ponte Ciolo appunto) di oltre trenta metri e sotto cui degrada dolcemente una caletta sabbiosa. Un piccolo fiordo che alle volte offre ai visitatori lo spettacolo da brivido di un gruppo di tuffatori che azzarda salti nel mare da un’altezza davvero notevole.
Angela: stanchi, adesso, si torna alla base! Domani si riparte presto per Matera (ne parliamo a parte).
Punta Prosciutto
Piero: arriviamo adesso all’ultimo giorno. Dopo la faticosa giornata a Matera e Craco, non possiamo che organizzare una rilassante giornata al mare. Scegliamo come ultima tappa la spiaggia di Punta Prosciutto.
Angela: siamo di nuovo nell’area marina protetta di Porto Cesareo, lungo la litoranea che collega appunto Porto Cesareo e Torre Lapillo, in una delle spiagge salentine più belle, Punta Prosciutto è caratterizzata da uno scenario incontaminato e selvaggio, occupato da poche abitazioni, alte dune e soffice sabbia dorata.
Piero: Punta Prosciutto è un piccolo paradiso i cui fondali bassi e limpidi ne fanno una destinazione perfetta soprattutto per le famiglie con bambini piccoli, che in questo modo possono godersi ore di relax e tranquillità senza pensieri.
Angela: con questa giornata rilassante finisce la nostra splendida settimana in Salento.
Piero: quello che ti rimane è la soddisfazione di aver visto tante meraviglie, di aver goduto di una natura splendida e di aver assaporato sapori e profumi straordinari!
Angela: sicuramente! Ma anche tanta voglia di tornarci prima possibile perché sicuramente è rimasto tanto altro da vedere…