Vienna
Vienna, la città imperiale che fonde storia, arte e cultura in un'esperienza unica. Scoprirete i maestosi palazzi degli Asburgo, come la Hofburg e Schönbrunn, vi perderete tra le meraviglie del Duomo di Santo Stefano e assaporerete la dolcezza della Sachertorte. Lasciatevi incantare da una Vienna senza tempo, dove passato e presente convivono in perfetta armonia.
Angela: si parte! Arriva l’inverno e quindi, se non vogliamo allontanarci troppo, niente mare. Ricominciamo con qualche bella capitale?
Piero: se ti dicessi “città dei sogni” a cosa pensi? Una città simbolo di un impero che ha lasciato una traccia indelebile nella storia fatta di un mix perfetto di cultura, arte e architettura, cui aggiungere fascino ed eleganza senza pari. È una meta perfetta per il nostro viaggio di tre giorni.
Angela: penso di aver capito! L’impero è quello austro-ungarico e chiaramente la città è Vienna.
Piero: proprio così! Vienna mi ha sempre affascinato. Immagino che, camminando per le sue strade, si possano quasi sentire i passi dei sovrani asburgici: sai della mia passione per la storia e non vedo l'ora di esplorarla!
Angela: aereo, treno o il nostro solito van?
Piero: aereo e treno sarebbero comodi: l’aereo però è spesso caro e gli orari non sono il massimo, mentre il treno alla fine non ci consente un gran risparmio di tempo e denaro…
Angela: ho già capito… metti in moto il van, le valigie sono già pronte!
Piero: alla fine sono solo otto o nove ore... il tempo in inverno potrebbe non essere bellissimo ma faremo solo autostrada; ti prometto che faremo una sosta per pranzo e durante il viaggio ti racconto pò di storia, così entriamo nello spirito giusto.
Angela: va bene, mi hai convinto: andiamo!
Vienna, arriviamo!
Piero: la storia di Vienna comincia con i romani che qui, attorno al 89 d.C., vi hanno stabilito un accampamento militare, chiamato Vindobona: ancora oggi è possibile vedere le vecchie mura, mentre le stradine del centro rispecchiano l'antica struttura. Data la posizione molto esposta verso est, Vindobona è stata presto oggetto di conquista dei vari popoli che cercavano di penetrare in Europa centrale, tra i quali Longobardi, Avari e Slavi.
Angela: chiaramente non si può parlare di Vienna senza menzionare gli Asburgo. La città è stata il cuore del Sacro Romano Impero e, successivamente, dell'Impero austro-ungarico. Questa dinastia ha governato la città per oltre 600 anni e ne ha fatto la capitale dell’impero, dal 1438 al 1918. Grazie a loro, Vienna è diventata un centro culturale e politico di primo livello in Europa. Hai presente quelle immagini degli eleganti palazzi barocchi e degli sfarzosi balli di corte? È qui che tutto accadeva.
Angela: fino ai primi del Novecento, Vienna è stata la capitale culturale d'Europa attirando personaggi di altissimo livello con le sue istituzioni, prima fra tutte l'Università di Vienna. Senza dimenticare che Vienna ha giocato un ruolo cruciale anche nel campo della musica classica. Ha ospitato geni come Mozart, Beethoven, Schubert e Brahms. La città non è solo storia politica, ma anche un crocevia culturale. Mi chiedo come fosse viverci nel XVIII secolo, con la musica che risuonava ovunque.
Piero: sicuramente un'esperienza magica. Ma ciò che trovo davvero interessante è che, nonostante tutte le vicissitudini storiche, Vienna ha saputo reinventarsi. Oggi è una città moderna, con una qualità della vita tra le più alte al mondo, e riesce a mescolare tradizione e innovazione in modo incredibile.
Angela: è verissimo: dai fasti imperiali alla modernità, Vienna sembra avere un fascino senza tempo. Non vedo l'ora di esplorare tutto questo nei prossimi tre giorni!
Alla scoperta di Vienna
Piero: arriviamo in città e ci stabiliamo in un appartamento poco fuori il cosiddetto “Ring”, l'anello che circonda il centro storico che è una strada che ricalca le antiche mura della città, oggi scomparse: la Ringstraße è uno dei più raffinati e monumentali viali europei, dove si affacciano prestigiosi palazzi e splendidi edifici storici, capolavoro di urbanistica e architettura.
Angela: cominciamo la nostra visita di buon mattino, con la Chiesa di San Carlo Borromeo.
Piero: Karlskirche, come la chiamano qui, affascina già dall’arrivo perché si trova di fronte a un laghetto in cui la facciata della chiesa si riflette, permettendo di fare delle foto bellissime: noi purtroppo non abbiamo avuto questa fortuna a causa dei lavori di manutenzione.
Angela: la chiesa fu voluta da Carlo VI dopo un’epidemia di peste che ha colpito Vienna agli inizi del 1700, intitolandola proprio al santo italiano protettore dei malati di peste. E’ una chiesa molto particolare con due colonne che sembrano ispirarsi alla Colonna Traiana di Roma. È stata interamente progettata da Johann Bernhard Fischer von Erlach che però non ne vedrà la realizzazione in quanto la costruzione durò ben venticinque anni. Gli interni sono molto ricchi, decorati con affreschi e sculture che celebrano la vita di San Carlo Borromeo: molto bella la cupola affrescata, con dipinti che ritraggono l’apoteosi del santo. E’ possibile anche salire sulla cupola per godere di un panorama imperdibile!
Piero: da Karlskirche ci spostiamo a piedi verso Hofburg, passando davanti al Grand Hotel e all’Opera di Vienna.
Angela: siamo adesso nel cuore della città, il centro storico, Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Arriviamo finalmente a Hofburg, l'antica residenza degli Asburgo.
Piero: Hofburg è un luogo straordinario: questa enorme residenza imperiale ospita oggi vari musei e gli uffici presidenziali, ma una volta era il centro del potere. Qui vissero e regnarono generazioni di imperatori, compresi i più noti di tutti, Francesco Giuseppe con Elisabetta, meglio nota come Sissi.
Angela: un personaggio leggendario e affascinante, una figura tanto amata quanto tragica con storia incredibile. È stata una donna incredibilmente moderna per il suo tempo, ma anche molto tormentata. La sua immagine romantica e tragica ha fatto di lei una vera leggenda.
Piero: Hofburg è un palazzo immenso, quasi un piccolo quartiere più che una residenza imperiale. Sembra incredibile come una singola struttura possa avere così tanta storia. Pensa che qui si sono svolti eventi chiave che hanno segnato il destino di tutta l'Europa.
Angela: torniamo a Sissi però con la visita alle sue stanze che è senza dubbio uno dei momenti più affascinanti della nostra visita alla Hofburg. Non vedo l’ora di visitare le sue stanze private.
Piero: pur essendo nata da una nobile famiglia bavarese, non ha mai amato veramente la vita di corte. Sposa a soli 16 anni l'imperatore Francesco Giuseppe, uno degli uomini più potenti del tempo. All'inizio, sembrava una favola, ma presto la rigidità del protocollo di corte e i doveri imperiali iniziano a pesarle enormemente.
Angela: bellissima e ossessionata per il suo aspetto fisico, passava ore a curare i suoi lunghissimi capelli, faceva diete estreme e aveva un’attenzione maniacale per la sua figura. Ma, più di tutto, amava viaggiare: non sopportava le restrizioni della corte e cercava sempre una via di fuga, spesso scomparendo per mesi.
Piero: dietro il suo aspetto da favola c'era però molta sofferenza: la morte della figlia piccola, Sophie, e il suicidio del figlio Rodolfo hanno segnato profondamente Sissi, che da quel momento in poi vestirà solo di nero. Forse bellezza e tristezza insieme ne hanno fatto un vero e proprio mito, anche in vita, con il popolo che la adorava: sempre perfetta in pubblico, senza mai far trasparire la sua inquietudine interiore. Forse perché incarnava un’idea di libertà e di ribellione che molti non potevano permettersi. Ma anche per il suo spirito moderno: viaggiava sola, senza marito, praticava sport come la scherma e l’equitazione e, in un certo senso, si era creata una vita parallela lontana dalle formalità imperiali.
Angela: anche la sua fine contribuisce ad arricchirne il mito: è stata pugnalata a morte da un anarchico italiano mentre passeggiava sul lungolago di Ginevra. Non era nemmeno l'obiettivo originale dell’anarchico che voleva uccidere un membro della nobiltà, chiunque fosse; Sissi si trovava lì per caso e muore a sessant’anni. Ironia della sorte, è stata uccisa in uno dei tanti momenti di evasione e di ricerca di tranquillità.
Piero: il Museo di Sissi qui alla Hofburg racconta tutta la sua storia e ci permette di conoscere meglio la sua vita. Al suo interno ci sono oggetti personali di Sissi, lettere, abiti e persino il suo famoso ritratto. È un modo per entrare nel mondo di una donna che ha sfidato le convenzioni, pagando però un prezzo altissimo.
Angela: gli appartamenti imperiali sono splendidi, con sale decorate in stile barocco e rococò. Mentre per Sissi non erano altro che il simbolo delle restrizioni della sua vita, Francesco Giuseppe, al contrario, era molto legato a questi luoghi che rappresentano l’ordine e la tradizione dell’impero. I due non erano uniti solo dal trono: probabilmente si amavano veramente, anche se l’imperatore forse non ha mai capito fino in fondo Sissi. Rimane solo il ricordo di quello splendore, perchè purtroppo non è stato possibile fotografare.
Piero: come detto, il palazzo imperiale è formato da un complesso di edifici di epoche diverse che ospita importanti istituzioni culturali come ad esempi la Biblioteca Nazionale Austriaca e la scuola spagnola di equitazione. Da non perdere assolutamente è la Schatzkammer, la camera del tesoro imperiale che raccoglie il tesoro sacro e profano degli Asburgo. Insieme alla corona imperiale di Rodolfo II, si trovano il mantello e la spada dell’imperatore d’Austria, il globo imperiale e lo scettro e la corona del sacro Romano Impero. Di rilievo è anche la santa lancia carolingia contenente un presunto chiodo della passione di Cristo.
Angela: una breve passeggiata attraverso il Volksgarten, il giardino del popolo, e poi lasciamo Hofburg.
Piero: immagino sia arrivato il momento di una pausa: che ne pensi di un caffè e di una fetta di Sachertorte alla famosa pasticceria Demel?
Angela: ma certo! È quasi un obbligo a Vienna!
Piero: da qui poi facciamo una passeggiata lungo il Graben, una delle strade pedonali principali del centro, piena di negozi e caffè storici.
Angela: ci aspetta la nostra bellissima e ultima meta di giornata: il Duomo di Santo Stefano.
Piero: è incredibile quanto sia maestoso! Difficilissimo fotografarlo per intero: mi dovrò accontentare di diverse prospettive, tanto è immenso. Questa cattedrale gotica la cui costruzione è iniziata nel XII secolo è davvero il cuore di Vienna. La sua torre sud è altissima, 136 metri e dalla sua sommità la vista sulla città è davvero mozzafiato.
Angela: ogni pietra racconta secoli di storia. Il tetto colorato con le tegole smaltate sembra un’opera d’arte: in particolare, il motivo con l’aquila bicipite, simbolo dell’Impero Austriaco, è davvero unico.
Piero: anche l’interno è davvero affascinate: l'altare maggiore e le vetrate gotiche sono spettacolari. Peccato che per vederli da vicino occorra pagare un ulteriore biglietto.
Angela: la torre nord ospita poi la campana Pummerin, una delle più grandi d’Europa! Stanchi, terminiamo qui la nostra prima giornata.
Piero: la nostra seconda giornata comincia presto con la visita di un altro dei luoghi simbolo di Vienna: Schönbrunn.
Angela: è forse il simbolo della grandezza asburgica, la residenza estiva della famiglia imperiale. Immagino già Maria Teresa d'Asburgo passeggiare tra questi giardini immensi. Peccato che in inverno piante e fiori non offrano il grande solito spettacolo: il fascino però rimane intatto.
Piero: il palazzo è enorme e i suoi interni, decorati in stile rococò, sono spettacolari. Non vedo l’ora di vedere la Sala degli Specchi, dove il giovane Mozart si esibì per la prima volta davanti all'imperatrice. È incredibile come ogni angolo di Vienna sia legato a un pezzo di storia o a un grande artista.
Angela: hai ragione, la storia che si respira qui è pazzesca. L’imperatrice Maria Teresa la ha trasformata nella residenza sfarzosa che vediamo oggi: l'influenza della famiglia Asburgo è palpabile in ogni sala.
Piero: visitare gli appartamenti imperiali ti fa davvero capire il loro stile di vita. La Sala degli Specchi è stata una delle stanze più emozionanti. E poi la Grande Galleria, usata per i balli imperiali, lascia davvero senza parole. Peccato anche qui non avere potuto fotografare: è severamente vietato.
Angela: attraversare i giardini è un’esperienza unica: quei viali geometrici, le fontane e poi la Gloriette in cima alla collina con una vista su Vienna impagabile. Senza dimenticare il labirinto nel giardino, un tocco di divertimento che Maria Teresa aveva fatto costruire per la sua famiglia.
Piero: e poi c’è lo zoo, il più antico del mondo ancora attivo: fondato nel 1752, un altro pezzo di storia incastonato qui a Schönbrunn.
Angela: Schönbrunn è davvero un luogo che racchiude tutto: storia, arte, natura e intrattenimento. Non si può venire a Vienna senza visitarlo: un viaggio indietro nel tempo, ma con la meraviglia di poterlo vivere oggi.
Piero: dopo questa scorpacciata di bellezza, quello che ci serve è un bel tradizionale con una bella Wiener Schnitzel gigante e magari un bicchiere di Grüner Veltliner, uno dei migliori vini bianchi della regione.
Angela: il pomeriggio lo dedichiamo all’arte. Abbiamo prenotato la visita al Belvedere attenzione a prenotare per tempo), uno dei musei più importanti della città, soprattutto per il famoso dipinto 'Il Bacio' di Gustav Klimt. Lo conosci?
Piero: chi non conosce Klimt? È il simbolo dell’Art Nouveau viennese. Il Belvedere, poi, è un capolavoro in sé, con i suoi giardini barocchi che si affacciano sulla città. E’ una bella esperienza ammirare da vicino le opere di Klimt, ma anche quelle di Egon Schiele e Oskar Kokoschka. L’arte viennese ha influenzato l'intero panorama europeo.
Angela: siamo arrivati all’ultima giornata: dove andiamo oggi?
Piero: ci aspetta la Torre Panoramica, la Donauturm.
Angela: la vista dalla Torre Panoramica di Vienna è incredibile, non trovi? Da qui sopra si vede tutta la città! Non mi aspettavo che si potesse vedere così lontano, dai palazzi del centro storico fino al Danubio. È una prospettiva unica di Vienna!
Piero: esatto e con l’ascensore che ti porta a centocinquanta metri di altezza in pochi secondi, si ha subito un colpo d'occhio spettacolare. Mi è piaciuto tantissimo anche il ristorante girevole: mangiare con questa vista che cambia di continuo è stata un'esperienza davvero speciale.
Angela: qualche souvenir e poi una bella passeggiata nel parco lungo il Danubio.
Piero: nel pomeriggio ci aspetta il Prater con la sua storica ruota panoramica. Salire sulla Wiener Riesenrad è uno dei ricordi che occorre portare indietro da Vienna.
Angela: la ruota panoramica del Prater è un simbolo di Vienna, costruita nel 1897 e ancora oggi offre quella vista nostalgica sulla città. Anche il parco in sé ha un’atmosfera unica: giostre storiche e attrazioni moderne, tutto insieme. Il Prater non è solo un luna park, ma è anche un luogo dove rilassarsi e godersi il verde, passeggiando lungo i viali alberati.
Auf Wiedersehen Wien
Piero: Vienna è una città che sa come incantarti, che tu sia un appassionato di storia, arte o semplicemente voglia goderti la vita. Questi tre giorni sono stati semplicemente sicuramente indimenticabili.
Angela: non vedevo l’ora di raccontare la nostra avventura viennese. È stato come fare un viaggio nel tempo, ma con lo sguardo al futuro. Vienna è davvero una città magica. E sono sicuro che non abbiamo visto tutto: Vienna avrà ancora altro da farci scoprire la prossima volta che ci torneremo.
Piero: concordo. Dimenticavo… Un ultimo suggerimento per chi vorrà fare il nostro stesso viaggio: aggiungete una giornata alla vostra vacanza per scoprire Bratislava. Dista solo cinquanta chilometri ed è comodamente raggiungibile in treno da Vienna.
Angela: chissà, magari il nostro prossimo viaggio sarà alla scoperta di un'altra capitale… Ma per ora, godiamoci l'ultima vista su Vienna, la città dei sogni, in questo breve video.