Milazzo

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Piero: Alberto, che piacere rivederti!

Alberto: ciao ragazzi, ho un’idea che mi piacerebbe condividere con voi.

Angela: certo, dicci tutto.

Alberto: vorrei raccontarvi un po' della mia terra, la Sicilia. Cosa ne dite? Potrei iniziare con la costa tirrenica che si affaccia sulle Isole Eolie, per poi portarvi in giro per questa splendida isola.

Angela: è una splendida idea! Non vediamo l’ora di saperne un pò di più e di vedere le bellissime foto che hai scattato.

Alberto: partiremo allora da Milazzo: parlando di isole Eolie non si può che cominciare da qui! Clicca QUI per vedere tutte le immagini!

Piero: è una città molto antica fondata dai greci con il nome di Mylae (da qui anche il nome del vicino fiume Mela).

Angela: i greci intendevano così sfruttare la sua pianura fertile, la sua posizione strategica e soprattutto il suo porto naturale.

Piero: sotto la dominazione romana, a Mylae si combatte prima un’importante battaglia durante la prima guerra punica e soprattutto poi un’altra decisiva nello scontro tra Ottaviano e Pompeo.  

Alberto: nel tempo la sua importanza è rimasta tale con le dominazioni prima normanna e poi spagnola. 

Angela: ma soprattutto Milazzo la si incontra sui libri di storia grazie ad una battaglia combattuta tra le truppe borboniche e quelle di Garibaldi: una battaglia importante questa, che ha posto le basi per l’unificazione italiana.

Piero: alla storia si intreccia poi il mito: le acque davanti a Milazzo sono quelle raccontate da Omero nella sua Odissea; Ulisse vi approda, spinto dalla curiosità, per raggiungere la grotta del più terribile dei ciclopi, Polifemo. Molti luoghi, soprattutto in Sicilia, si contendono l'onore di conservare la casa del ciclope incontrato da Ulisse: chiaramente non è semplice capire a quale posto si ispirò Omero nel suo racconto. Comunque la Grotta di Polifemo a Milazzo si trova sotto la rocca del castello ed è una grotta naturale che veniva usata come deposito di armi e dove veniva estratta e conservata la polvere di salnitro per la fabbricazione della polvere da sparo.

Angela: che storia! Mi piacerebbe visitarla.

Alberto: purtroppo è proprietà privata ed è attualmente chiusa e non visitabile. Credo non sia aperta dagli anni '70, quando diventò una sala ricevimenti dove si tenevano matrimoni e cerimonie.

Piero: che peccato. Chissà com’era all’interno…

Alberto: so che ci sono una serie di sale naturali e alcune scavate in epoca medievale. Era anche stato costruito un palco per esibizioni musicali e una pista da ballo.

Angela: mi spiace un pò per Polifemo, è rimasto tutto solo…

Piero: speriamo che prima o poi qualcuno intervenga!

Alberto: storia e mito quindi che rendono questo posto ancora più affascinante!

Piero: tutto ha inizio nell’VIII secolo a.C. con un piccolo insediamento proprio dove adesso vedete le rovine di un castello.

Angela: molto bello! Ma è aperto al pubblico?

Alberto: sicuro! Pensate, è la cittadella fortificata più grande della Sicilia. E’ meraviglioso da fuori e sbalorditivo visto da dentro. All’esterno, nel suggestivo borgo antico, ci sono anche dei locali che vale la pena provare.

Angela: avevo letto che da pochi anni, all’interno del castello, è stato anche aperto un museo del mare?

Alberto: ma quante ne sai?! Si, il MuMa. Davvero un’esperienza che consiglio a tutti per capire quanto sia importante proteggere la natura e quindi il mare.

Piero: a storia e mito si accompagna ovviamente anche la religione. 

Alberto: è vero! Nel 1221, un santo missionario portoghese viaggiava su una nave proveniente dall’Africa e diretta a Lisbona; a causa di una violenta tempesta, l’imbarcazione fu dirottata verso Capo Milazzo e quel santo rimase qualche giorno riparato in una grotta: quel santo è Sant’Antonio da Padova ed il punto in cui sorgeva la grotta è diventato una chiesetta incantevole.

Piero: è meta continua di fedeli, specialmente il 13 giugno, giorno in cui si festeggia il Santo. Era tradizione recarcisi a piedi affrontando la complicata salita verso Capo Milazzo.

Alberto: che meraviglia! Bellissima la vista anche dal piazzale dal quale si può ammirare tutto il promontorio di Capo Milazzo, con Monte Trino, la baia e i monti Nebrodi sullo sfondo.

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Angela: e cosa ci dici della città?

Alberto: c’è una passeggiata sul lungomare di levante molto bella: da qui si può ammirare tutto il golfo. Soprattutto la sera è un punto di ritrovo per la zona. Ci sono anche qui diversi ristoranti, bar e una gelateria eccezionale: si chiama Sikè (visita la sua pagina: facebook.com/sikegelato) e il mastro gelataio è davvero in gamba oltre ad essere uno dei più rinomati in Italia! 

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Angela: comunque Alberto, ci stai parlando di una bellissima cittadina di mare, in Sicilia e ancora non ci hai detto dove possiamo andare a farci un bel bagno al mare!

Piero: lo sai che Alberto deve sempre fare la guida turistica…

Alberto: che simpatici! Ce ne sono sicuramente tantissimi, ma i miei preferiti sono tre. Per andare al mare vi indico almeno tre posti diversi. Il primo e il più famoso è la Baia del Tono o ‘Ngonia del Tono. Mentre la passeggiata sul lungomare che vi menzionavo prima si trova a levante, il Tono è a ponente. Le parole servono a poco, guardate voi stessi dalle foto ed il breve video.

Angela: che meraviglia! Spero che ci siano anche degli stabilimenti balneari, lo sai che siamo sempre in viaggio con i bambini.

Alberto: certo, anche se gran parte della spiaggia è libera, ci sono diversi stabilimenti balneari con tutti i servizi a disposizione. Sono tutti molto belli, ma in particolare lo Stone Beach e l’Horizon sono tra i più in voga. Se invece cercate in zona un ristorante con hotel, puntate certamente su “Ngonia Bay”.

Angela: vedo dei sentieri nelle foto, si possono fare delle camminate?

Alberto: si, certamente! Prima camminando sulla spiaggia e poi lungo un sentiero che costeggia il promontorio. Uno dei percorsi più caratteristici si chiama “N’fennu e Paradisu”, che in dialetto vuol dire Inferno e Paradiso. Si parte proprio dalla costa di ponente, in prossimità della Baia del Tono, e risalendo una scalinata si arriva ad un punto con una splendida vista sulla città di Milazzo e la baia. Da lì inizia il sentiero che si snoda lungo le falesie a strapiombo sul mare fino ad arrivare in cima a Monte Trino, da cui si gode un fantastico panorama su tutto Capo Milazzo.

Piero: mancano ancora gli altri due posti per andare al mare!

Alberto: quanta fretta! Il secondo posto si trova proprio all’estremità del promontorio di Milazzo, le Piscine di Venere. Per arrivarci bisogna prima andare al Capo di Milazzo, necessariamente in auto e poi percorrere un sentiero in mezzo alla natura. Passerete in mezzo ad un uliveto, potrete ammirare un faro in funzione e poi percorrerete delle scale che vi porteranno a queste piscinette naturali.

Piero: la camminata ed il percorso per raggiungere il mare sono già da sé un’esperienza che vale la pena fare in ogni stagione dell’anno; basta guardare questo video di pochi secondi per rendersene conto!

Angela: certo che non deve essere per niente male trascorrere le vacanze a Milazzo…

Alberto: direi di no. So quanto vi piace mangiare e godere di una bella vista, quindi vi interesserà sapere che anche Capo Milazzo è un luogo di ritrovo. Ci sono vari ristoranti e lounge bar. Magari ci faremo un pranzetto al ristorante Bellavista.

Angela: perché no! Il tour lo stai organizzando tu, immagino che quindi offrirai sempre tu?

Alberto: io sono solo la vostra guida…

Piero: lascialo perdere, Alberto. Dicci piuttosto qual è il terzo e ultimo posticino per andare al mare.

Alberto: è un pò nascosto e non sempre affollato: bisogna fermarsi lungo la strada che porta a Capo di Milazzo. Vi si arriva attraverso una graziosa scalinata in mezzo al verde. Vi mostro le foto e magari la prossima estate vi ci potrò portare io stesso…

Angela: sarebbe fantastico. Ti troviamo in qualunque momento in Sicilia, no?

Alberto: esatto, sono a vostra disposizione.

Piero: grazie Alberto e…tranquillo, offriamo noi.

Angela: pensa che immaginavo Milazzo solo come porto di imbarco per le Isole Eolie, mentre invece scopro che essa stessa è terra di mare, di cultura e di storia!

Piero: per riepilogare guardate pure questo breve video!

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Salina