In giro per Sofia!

Piero: al mattino dopo si riparte, dopo una buona colazione in uno dei tanti bar vicini al boulevard.

Angela: dove si va oggi?

Piero: prima giornata piena, con il giro completo della città: tante cose da vedere tutte raccolte e vicine. Camminata impegnativa ma fattibile; basta scegliere le scarpe giuste!

Angela: raggiungiamo in metropolitana il parco Borisova Gradina, il più antico ed il più noto della capitale bulgara, dove si trova lo stadio Levski. Nessuna possibilità di visitarlo, ma vale la pena fare un giro nel parco.

Piero: lì vicino si trova il bellissimo Ponte delle Aquile che attraversa il torrente Perlovska. Deve il suo nome alle quattro aquile di bronzo che si trovano al vertice di altrettanti obelischi.

Angela: il ponte ricorda i cittadini bulgari mandati in esilio e qui si sono svolti alcuni degli eventi storici più significativi della vita politica bulgara. E’ considerata la porta di ingresso della città.

Piero: dal ponte inizia uno dei più importanti viali della città, quello dello Zar Liberatore, Alessandro II. Da qui ci avviamo per ritornare verso il centro.

Angela: sulla sinistra del viale, di fronte all’Università, si trova il Knyazheska Garden dove la nostra attenzione viene attratta da un grande obelisco: è il monumento dell’Armata Rossa, in cui un militare sovietico “accompagna” una donna e un uomo verso il comunismo.  

Piero: giriamo a destra adesso verso boulevard Vasil Levski dove possiamo ammirare in ordine i palazzi dell’Università, della Biblioteca dei Santi Cirillo e Metodio e della Galleria Nazionale.

Angela: adesso ci prepariamo per la meraviglia! L’edificio simbolo di Sofia, la più monumentale chiesa della Bulgaria e la seconda chiesa ortodossa dei Balcani dopo quella di Belgrado: la Cattedrale di Aleksandr Nevskij.

Piero: costruita in stile bizantino nel XIX secolo e dedicata ai soldati russi caduti per liberare la Bulgaria dal giogo ottomano. Inizialmente era dedicata ai santi Cirillo e Metodio solo successivamente fu intitolata alla memoria dell’eroe russo, il santo guerriero, Nevskij.

Angela: maestosa ed imponente, con una serie di cupole rivestite all’esterno da una lamina d’oro, probabilmente la parte posteriore della cattedrale è la più ammirata e fotografata.

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Piero: la magnificenza dell’esterno non si ritrova all’interno, buio e suggestivo come molte delle chiese ortodosse. Nonostante la dimensione, trasmette un forte senso di spiritualità. Da ammirare gli altari, i marmi, le vetrate e tutti gli elementi decorativi spesso fatti di materiali pregiati.

Angela: attenzione però: non è possibile fare le foto senza l’acquisto di un apposito biglietto!

Piero: di fronte alla cattedrale l’ampia piazza che ospita la statua del leone, simbolo della Bulgaria, la chiesa di Santa Sofia, la seconda più antica di Sofia, ed il Milite Ignoto.

Angela: poco più avanti nel giardino della piazza da non perdere il mercatino delle pulci, dove si possono trovare icone ortodosse e cimeli del periodo comunista.

Piero: ancora lì vicino, si trova la splendida chiesa russa di San Nicola. Costruita nello stile tipico russo, ha le cupole a forma di cipolla decorate di verde e oro, le facciate bianche ed il frontone dell’ingresso principale decorato da maioliche.

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Angela: pochi passi ancora e si arriva al cuore politico di Sofia. Procedendo infatti per il viale Dondukov dalla chiesa russa, si arriva alla piazza che ospita i palazzi del Parlamento, del Presidente della Repubblica, con il cambio della guardia, e della banca nazionale bulgara.

Piero: al centro della piazza una fontana con i suoi splendidi giochi d’acqua, proprio di fronte al Museo Nazionale di Archeologia.

Angela: circondata dal palazzo del Presidente della Repubblica, si trova il più antico monumento della capitale bulgara: la Chiesa di San Giorgio. E’ una chiesa paleocristiana costruita in mattoni rossi e affrescata all’interno. Anche qui l’immagine più bella e nota è quella della parte posteriore.

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Piero: siamo adesso nel vero cuore di Sofia. Poco distante ci si imbatte negli scavi romani dell’antica Serdica, il nome romano della capitale bulgara. Gli scavi per la metropolitana hanno recentemente riportato alla luce questi meravigliosi resti dell’antico splendore.

Angela: attraversati gli scavi, si arriva alla moschea Banya Bashi e da qui a piazza Nedelnya dove si trova l’altro importante simbolo di Sofia: la statua di Santa Sofia.

Piero: si trova dove un tempo c’era la statua di Lenin e sorge su una colonna di bronzo alta 15 metri. Alle spalle si trova la chiesa cattolica di San Giuseppe.

Angela: in pratica a poche centinaia di metri l’una dall’altra, si trovano una chiesa cattolica, una moschea, una chiesa ortodossa e, vedremo dopo, una sinagoga: un simbolo questo della tolleranza religiosa della città.

Piero: dopo una mattinata intensa, è il momento di una pausa per il pranzo. Sei chilometri sicuramente impegnativi, ma con tratti brevi, perché le cose da vedere sono davvero tante!

Angela: Nel pomeriggio cosa facciamo?

Piero: per rilassarci facciamo due passi al mercato ebraico, il Tsentrali Hali, con la sua struttura in metallo e la torre con l’orologio, proprio di fronte alla grande sinagoga di Sofia, dove ci dirigeremo subito dopo.

Angela: è la più grande moschea dell’Europa sud-orientale. Monumentale all’esterno, vale la pena visitarla all’interno per ammirare soprattutto il grande lampadario centrale ed il bellissimo mosaico che decora il pavimento.

Piero: a questo punto, ci spostiamo in metropolitana per raggiungere il museo del comunismo.

Angela: scendiamo alla fermata Dimitrov della linea rossa e percorriamo qualche centinaio di metri a piedi. Il museo si riconosce facilmente grazie alla presenza delle statue e della stella rossa all’esterno.

Piero: Sofia ha fatto una scelta precisa nei confronti del suo passato comunista: non ne ha distrutto tutti i simboli ma li ha raccolti quasi tutti in questo luogo.

Angela: è formato da una parte coperta in cui si trovano dipinti e sculture oltre ai manifesti dei congressi del partito comunista; il sottofondo dei discorsi di propaganda dei capi di stato dell’epoca ricrea l’atmosfera del passato.

Piero: la parte più interessante è però quella che si trova all’aperto con le sculture monumentali tipiche del socialismo. Nel parco, tra le altre, si trova l’imponente statua di Lenin che è stata recentemente sostituita da quella di Santa Sofia.

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Angela: a questo punto si rientra, sempre in metropolitana, arrivando a Serdica, da cui raggiungiamo la Chiesa di Santa Domenica, la più antica chiesa ortodossa di Sofia e la più importante fino alla costruzione della Cattedrale Nevski.

Piero: stanchi a questo punto si torna a casa e ci si prepara per la cena.

Angela: stasera si va al Manastirska Magernitza, altro locale con cucina tipica bulgara, magari meno elegante del Moma ma dove si mangia altrettanto bene.

Piero: adesso a nanna, perché la giornata è stata impegnativa e domani ci aspettano due sorprese poco fuori Sofia: la chiesa di Bojana ed il Monastero di Rila!

Angela: ben nove chilometri a piedi oggi… faticoso ma ne è valsa la pena!

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Andiamo a Sofia!

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Il Monastero di Rila