Lubiana
Rapidissima visita di un pomeriggio della capitale della Slovenia
Piero: lasciata Trieste abbiamo da percorrere poco meno di 100 chilometri, un’ora di macchina, per raggiungere Lubiana.
Angela: sosta all’ultimo Autogril in territorio italiano per comprare la vignetta slovena, necessaria per circolare sulle autostrade appena superato il confine.
Piero: raggiungiamo la capitale nel primo pomeriggio e ci avviciniamo subito al centro città: il tempo a disposizione è poco e va ottimizzato.
Angela: Lubiana è una città tranquilla e romantica ed ha un patrimonio culturale molto ricco frutto delle contaminazioni nel tempo.
Piero: il centro si gira tranquillamente a piedi e le maggiori attrazioni si concentrano tutte qui.
Angela: partiamo da piazza Prešeren, una delle piazze principali della città, e da qui proseguiamo fino a raggiungere gli argini del fiume Ljubljanica che attraversa la città.
Piero: probabilmente, con più tempo a disposizione, varrebbe la pena fare un giro in battello: sarà per la prossima.
Angela: il lungofiume è pieno di graziosi caffè e locali che si affollano soprattutto di notte; in questo periodo dell’anno poi l’atmosfera si riempie di magia con le luminarie che rendono Lubiana ancor più affascinante.
Piero: il castello, dall’altra parte del fiume domina la città: il tramonto rende il suo profilo meno severo del solito.
Angela: arriviamo a quella che è una delle principali attrazioni della città: il Ponte dei Draghi.
Piero: quattro dragoni verdi alati fanno da guardia a questo ponte ad arco. La leggenda vuole che l’eroe greco Giasone, fondatore della città, uccise il drago che viveva nella palude vicino alla sorgente del fiume Ljubljanica. Il ponte ed il dragone sono così importanti per la città che ne sono il simbolo sulla bandiera.
Angela: continuiamo la nostra passeggiata e raggiungiamo la zona del mercato centrale: le casette in legno sono addobbate per le feste natalizie e rendono questo luogo, interessante tutto l’anno, ancora più affascinante.
Piero: decidiamo di affrontare l’impegnativa salita a piedi verso il castello anche se, in alternativa si potrebbe, utilizzare la funicolare.
Angela: questa costruzione risale al medioevo ed è diventata in seguito di proprietà degli Asburgo.
Piero: ad eccezione delle mura esterne e della cappella di San Giorgio, tutti gli edifici principali del castello furono ricostruiti nel XVI e XVII secolo in seguito al terribile terremoto del 1515.
Angela: dopo essere stato per molto tempo una prigione, oggi il castello è una popolare destinazione turistica in cui si svolgono concerti, eventi culturali, mostre e spettacoli. Fantastici i giochi di luce all’esterno ed all’interno che attraggono i bambini.
Piero: essendo un castello ricostruito, sicuramente ha perso molto dell’antico fascino. Da vedere sicuramente all’interno il museo del giocattolo ma soprattutto la torre panoramica da cui si gode una vista privilegiata di tutta la città.
Angela: a questo punto si è fatto buio ed è il momento di tornare indietro. Facciamo però un percorso diverso per vedere le ultime due cose in città.
Piero: ultime non sicuramente per importanza, essendo due dei simboli più importanti della città: la Cattedrale di San Nicola ed il Ponte Triplo.
Angela: la cattedrale riusciamo a visitarla solo dall’esterno: molto belli i due portali in bronzo oltre ovviamente ai due campanili ed alla cupola. Proprio lì vicino si trovano la Fontana del Robba, che richiama nell’aspetto la Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini in Piazza Navona, ed il palazzo municipale.
Piero: per raggiungere il punto di partenza dobbiamo nuovamente attraversare il fiume e lo facciamo da un altro dei ponti simbolo della città: il Ponte Triplo.
Angela: è un ponte davvero particolare: il progetto originario prevedeva un solo ponte carrabile; l’aumento del traffico cittadino ha portato alla realizzazione ai lati di due altri ponti pedonali, obliqui rispetto a quello centrale: oggi ovviamente vi si accede solo a piedi.
Piero: il tempo a disposizione per girare Lubiana è terminato; è una città molto tranquilla e ordinata nella quale vale sicuramente la pena trascorrere un week end o addirittura farne la base per un tour più ampio della Slovenia.
Angela: sarà per un’altra volta; tutti a bordo del van adesso: si parte per Zagabria!